Il Milan continua a inseguire Giroud con l’obiettivo di prenderlo dal Chelsea a parametro zero nonostante il recente rinnovo con i Blues. Dovesse riuscirci, il francese andrebbe ad aggiungersi a una lista piuttosto numerosa e di grande livello di attaccanti arrivati in rossonero da svincolati
Un acquisto low cost per rinforzare l’attacco. Olivier Giroud risponde perfettamente, per caratteristiche e costi, all’identikit del centravanti che la dirigenza del Milan cerca per potenziare il reparto offensivo che ha bisogno di una prima punta da affiancare a Ibrahimovic dopo il fallimento dell’operazone Mandzukic.
C’è un unico ostacolo (e che ostacolo..) tra il Milan e Giroud. I rossoneri, infatti, vogliono prendere il francese solo a parametro zero. Decisiva sarà la mediazione degli agenti del calciatori che lavorano con il Chelsea per neutralizzare il rinnovo appena comunicato in virtù di una possibile intesa che consentirebbe a Giroud di svincolarsi qualora arrivasse un’offerta gradita.
Un’operazione in stile Galliani quella che stanno cercando di compiere Maldini e Massara. L’ex amministratore delegato rossonero era infatti un’autentica garanzia nell’ingaggio di calciatori a parametro zero per tutti i reparti. Di seguito, ne ricordiamo alcuni prendendo come riferimento l’attacco.
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Milan, gli attaccanti arrivati a parametro zero
Il nuovo millennio inizia con due rinforzi top per l’attacco, entrambi acquistati nell’estate 2002 senza spesa per il cartellino. Dal Feyenoord, vincitore della Coppa Uefa, arriva John Dahl Tomasson, il cui contributo di gol sarà decisivo per la conquista della Champions ’03 e del campionato 2003-04, nel quale mise a referto 12 reti. Ad arricchire il palmares del danese anche una Coppa Italia e una Supercoppa Europea.
Se l’arrivo di Tomasson era già stato annunciato a stagione in corso, quello di Rivaldo stupì i tifosi rossoneri e non solo. Reduce dalla vittoria nel Mondiale con il Brasile, il fuoriclasse paulista si svincola a sorpresa dai blaugrana. Galliani fiuta l’affare e piazza il colpaccio. Al Milan, tuttavia, Rivaldo sarà lontano da quello ammirato in maglia blaugrana. Due stagioni con 40 presenze e soli 8 gol totali ma con 3 trofei in bacheca (Champions Coppa Italia e Supercoppa tra 2002 e 2003).
Nel luglio 2005, dopo essersi svincolato dall’Inter, Christian Vieri accetta la proposta del Milan, reduce dalla bruciante sconfitta in Champions a Istanbul con il Liverpool. L’esperienza in rossonero di Bobo dura metà stagione con 14 presenze e due gol (contro Empoli in campionato e Brescia in Coppa Italia) prima del trasferimento al Monaco, un’altra parentesi sfortunata con un infortunio che gli impedirà di ottenere la convocazione ai Mondiali 2006.
Un grande e atteso ritorno in rossonero quello di Kakà. Dopo averlo inseguito nelle stagioni precedenti successive all’addio del 2009, Galliani, con un blitz nell’ultimo giorno di mercato, a inizio settembre 2013, convince Perez a cedere il brasiliano senza costi per il cartellino. Kakà ritroverà un Milan ben lontano da quello dei trionfi ancelottiani e dopo una sola stagione si congeda definitivamente dai rossoneri, accettando la proposta dell’Orlando City con prestito semestrale al San Paolo.
L’estate 2014 inizia per il Milan con l’annuncio del nuovo allenatore, Pippo Inzaghi subentrato a Seedorf. Per l’ex attaccante rossonero c’è subito un rinforzo, Jeremy Menez, arrivato a titolo gratuito dopo essersi svincolato con il Paris Saint Germain. Inizia alla grande la prima stagione in rossonero di Menez con un gol alla Lazio all’esordio in campionato, il magnificato colpo di tacco a Parma e un’altra splendida rete in un Derby poi il quasi inevitabile calo e una seconda annata con sole 12 presenze totali che precede il ritorno in Ligue 1 al Bordeaux.
A fine dicembre 2019, dopo il tremendo 5-0 di Bergamo con l’Atalanta, Ibrahimovic torna al Milan da svincolato dopo aver concluso l’esperienza biennale negli Usa con i Los Angeles Galaxy. In una stagione e mezza, Ibra totalizza 47 presenze e 28 gol in tutte le competizioni. Lo scorso gennaio, il Milan gli affianca Mario Mandzukic, senza squadra dopo la parentesi in Qatar con l’Al Duhail. Il croato non lascerà tracce se non il bellissimo gesto di devolvere in beneficenza lo stipendio dovuto nel mese di marzo, nel quale Mario era infortunato.