Le società che hanno aderito alla Superlega non possono essere sanzionate: lo ha deliberato il Ministero della giustizia elvetico.
Ormai il mondo del calcio guarda al progetto Superlega come un tentativo rivoluzionario già decaduto. I proclami arrivati nel mese di aprile avevano aperto le porte ad una lega parallela e separatista, ma per diversi motivi è tutto finito presto nel dimenticatoio.
Per tutti, tranne che per tre dei club fondatori. Juventus, Real Madrid e Barcellona fanno ufficialmente ancora parte del progetto Superlega, convinti della bontà di questa ipotesi innovativa. La UEFA e la FIFA, i maggiori organi calcistici internazionali, minacciano sanzioni a coloro che non hanno ancora abbandonato il progetto tanto discusso.
Come riportato oggi da Calcioefinanza.it è arrivata però una notifica che farà sicuramente piacere ai tre suddetti club europei. Il Ministero della giustizia svizzero ha inviato una lettera formale alla UEFA, in cui si impedisce di emettere sanzioni gravi ai club aderenti alla Superlega.
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Una decisione, quella del Governo elvetico, che fa da scia alla sentenza già emessa settimane addietro dal Tribunale di Madrid, in Spagna. In quell’occasione il tribunale deliberò come UEFA e FIFA non avessero potere legittimo per bloccare l’istituzione di leghe parallele e, di conseguenza, bloccando eventuali multe o squalifiche.
La Superlega sta scatenando una vera e propria guerra politica ed istituzionale. Ora la palla passa alla Corta di giustizia dell’Unione Europea, che dovrà valutare se UEFA e FIFA abusano di posizione dominante sul controllo dei diritti televisivi e sull’organizzazione delle competizioni.
Nel frattempo le altre nove società tiratesi fuori dalla Superlega (tra cui anche il Milan) continuano a considerare tale progetto ormai morto. Nonostante da più parti venga ribadita la necessità di rivalutare la gestione del calcio europeo, partendo dal Fair Play Finanziario e non solo.