L’ex direttore sportivo milanista Massimiliano Mirabelli è tornato a parlare del Milan e dei presunti errori di calciomercato.
Ha lasciato il Milan nel 2018, subito dopo la fuga della proprietà cinese e dell’ex patron Yonghong Li. Eppure Massimiliano Mirabelli da tempo continua a dire la sua riguardo alle mosse societarie del club rossonero, per cui ha lavorato circa un anno e mezzo.
Il direttore sportivo, attualmente ancora senza occupazione ufficiale, ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb.com, per discutere e commentare alcune delle novità del calciomercato italiano. Impossibile non affrontare gli argomenti di casa Milan.
Ovviamente l’argomento principe è legato a Gianluigi Donnarumma, portiere che si svincolerà dal Milan. Mirabelli lo conosce bene e fu protagonista del suo rinnovo nel 2017: “Un giocatore così importante non può non avere già la squadra. Sia lui che Raiola sanno dove andranno già da gennaio. Il Milan perde un campione importante ma soprattutto a livello patrimoniale un asset importantissimo. Donnarumma ha un grande valore ed è un peccato che sia andata così. Questo argomento andava affrontato nei tempi giusti, cioè due anni fa. Non gli ultimi mesi di mercato. So quanto sia difficile perché ci sono passato, ma quando gli ho rinnovato il contratto sfidavo a mani nude l’esercito americano. Oggi la situazione si è ribaltata perché il Milan ha una grande proprietà”.
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Mirabelli scettico anche sulla situazione di Franck Kessie, in scadenza tra un anno: “Come Donnarumma non è situazione da affrontare adesso. Kessie è uno dei centrocampisti più importanti in assoluto: s’e preso il Milan sulle spalle, è stato fondamentale. Ed è assurdo pensare di affrontare ora l’argomento rinnovo. È il centrocampista più forte al mondo”.
Il dirigente calabrese esprime poi le proprie critiche su due cessioni che non ha condiviso: “André Silva ha fatto più gol di Haaland. Un peccato che sia stato frettolosamente regalato, come Locatelli. Due giocatori che in questo impianto del Milan avrebbero fatto cose importanti”.
Infine un pensiero sull’amico Rino Gattuso, neo tecnico della Fiorentina: “Avrà un compito non facile, ma vuol dire che la Fiorentina ha programmato di andare in Europa. I viola non possono certo ambire soltanto alla salvezza”.