Intervista della Gazzetta a Mike Maignan, che da ieri è ufficialmente un nuovo calciatore del Milan, il portiere titolare del presente e futuro.
L’era di Gianluigi Donnarumma è finita. Il bravissimo portiere scuola Milan è già nel dimenticatoio, visto che da ieri i rossoneri hanno ufficialmente un nuovo numero uno tra i pali. Il club ha annunciato l’acquisto di Mike Maignan, il prescelto per difendere i pali del presente e del futuro.
Maignan ha accettato con entusiasmo la nuova sfida italiana, proprio nel momento finora più alto della propria carriera: campionato vinto con il Lille e convocazione della Nazionale francese per EURO 2021. Insomma, l’attimo ideale da cogliere e sfruttare.
La Gazzetta dello Sport ha raccolto un’intervista del portiere classe ’95, poco dopo la firma del contratto che lo legherà al Milan. Ecco cosa l’ha convinto: “Il Milan l’ho scelto dopo aver parlato con Paolo Maldini e Frederic Massara. Il loro discorso mi è piaciuto, perché si tratta di un grande progetto, ambizioso, che mi va a pennello. Così ho deciso di firmare, anche perché dopo tante stagioni e tante emozioni vissute a Lilla, dove sono cresciuto anche come persona, era arrivato il momento di cambiare”.
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Ovvio che Maignan venga subito additato come ‘erede’ di Donnarumma. Ma il francese non vuole fare paragoni o similitudini: “Il Milan è una grande squadra ed è normale che in generale ci sia più pressione rispetto a Lilla. Ma non sbarco con l’idea di far dimenticare Donnarumma. Lui rimane un giocatore importante nella storia del club. Voglio solo fare il mio lavoro e dare il massimo per questa maglia”.
Il portiere ritroverà Ibrahimovic e Rafael Leao, già incontrati in Ligue 1: “Con Zlatan c’era già allora un bel rapporto, so che mi accoglierà altrettanto bene al Milan che è un grande club con molti grandi giocatori. E’ una bella squadra e penso non ci sarà nessun problema per ambientarmi. Anche grazie a Rafael che ho sentito in questi giorni”.
Sulla scelta di sbarcare in Serie A: “Innanzitutto, il Milan è uno dei più grandi club al mondo, con un grande storia e un grande palmares, costruito anche grazie a grandi giocatori. Da ragazzo ho sempre seguito le partite del Milan. Della Serie A ne ho parlato anche con Rabiot: è un campionato molto tattico e gli allenamenti sono molto intensi, anche fisicamente. Quindi è proprio l’ideale per chi come me vuole continuare a migliorarsi, pure a livello mentale, un aspetto molto importante. Su questo punto penso di aver fatto molti progressi negli ultimi due anni”.
Infine sulle sue sensazioni e sul confronto con Maldini: “Di certo provo molta felicità, e non capita spesso. Spero di vivere altri momenti così. L’importante però è rimanere concentrati e vivere giorno per giorno. Non posso raccontare nel dettaglio quel che mi ha detto Maldini, ma ho capito che il progetto è davvero molto ambizioso e mi permetterà di continuare a progredire. Ma so anche che posso portare pure io qualcosa in più a questa squadra”.
We’re in safe hands: M² 🧤 #SempreMilan pic.twitter.com/RSrIO3TZwT
— AC Milan (@acmilan) May 27, 2021