Maignan e la lite con Rabiot: “Ci siamo quasi menati”

Scopriamo qualcosa in più su Mike Maignan, portiere che sta per firmare con il Milan e che prenderà il posto di Donnarumma.

Mike Maignan
Mike Maignan (©Getty Images)

A meno di sorprese clamorose, Mike Maignan sarà presto un nuovo calciatore del Milan. Il portiere francese è giunto già ieri sera in città per svolgere le visite mediche di rito, per poi firmare il suo primo contratto con il club rossonero.

Neanche il tempo di celebrare il titolo conquistato in Ligue 1 con il Lille, che Maignan ha subito preso la strada di Milano. Troppa ghiotta effettivamente la possibilità di giocare in un club storico e ritornato finalmente nell’élite del calcio europeo, per lo più da portiere titolare.

Oggi Gazzetta.it ha scavato nel carattere e nelle gesta passate di Maignan. Un portiere giovane ma dalla fortissima personalità, che si è formato dal nulla. Proviene da uno dei quartieri più difficili delle banlieu parigine, dove nel 2007 vi furono feroci scontri tra abitanti e polizia.

Maigan è comunque un ragazzo dal cuore d’oro, come ammesso in passato: “Non mi interessa vincere 4 scudetti o Champions League, la cosa che conta è rendere felice la mia famiglia” – ha detto il classe ’95. Ma non nasconde il suo carattere poco docile: “Ai tempi del PSG litigai seriamente con Rabiot. La seconda volta che ci vedemmo stavamo per venire alle mani. Lui se la prese per una mia battuta e reagimmo male. Adrien è un ragazzo tranquillo ma un carattere molto forte. Da allora andiamo molto d’accordo”.


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Maignan e l’aneddoto con Ibra: “Gli risposi a tono, rimase colpito”

Nel suo passato a Parigi, prima dell’esplosione a Lille, Maignan ha incrociato anche un certo Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante del Milan ha disputato diverse stagioni in maglia parigina e si è ritrovato al fianco dell’allora giovanissimo estremo difensore.

Lo stesso Maignan già tempo addietro aveva svelato un curioso aneddoto sul suo rapporto iniziale con Ibra: “Zlatan mi piace. È un tipo vero che ti dice le cose in faccia. Ma mi è capitato di rispondergli a tono, anche se all’epoca ero un ragazzino. Ricordo un allenamento, a 17 anni, al primo anno da professionista. Ibrahimovic calciava pallonate a 400 all’ora, manco dovesse segnare a Buffon o a Julio Cesar. Non riuscivo a parare e allora mi dice: ‘Sei un portiere di m…’. Solo che subito dopo gli paro un tiro e là non potevo non rispondergli e gli ho detto: ‘E tu sei un attaccante di m…’. Sul momento mi ha ignorato, ma poi in spogliatoio mi ha detto che mi apprezzava e ho capito che mi piaceva non solo come giocatore ma anche come persona”.

Dalla prossima stagione Maignan e Ibrahimovic torneranno a dividere lo spogliatoio. Ma stavolta il numero uno francese non rappresenta solo un giovane talento da svezzare, bensì un portiere di grande valore che ha appena vinto la Ligue 1 da protagonista.

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