Alle 18.15 Stefano Pioli parlerà in collegamento con gli Studios dell’AC Milan, all’interno della trasmissione “L’Inferno del Lunedì”.
Oggi è una giornata eccezionale per tutto l’ambiente rossonero! La vittoria ottenuta dal Milan, ieri sera contro l’Atalanta, ha permesso alla squadra di Pioli di qualificarsi alla prossima edizione della Champions League. Un traguardo che mancava da ben sette stagioni ai rossoneri, e che con merito quest’anno hanno riconquistato.
Sembrava parecchio complicato riuscire a centrare l’obiettivo. L’Atalanta di Gasperini era sicuramente la peggior rivale che il Milan potesse incontrare nell’ultima di campionato. Ma Stefano Pioli ha dimostrato di aver preparato quella gara nei minimi dettagli, e i suoi ragazzi, come dei seguaci fedelissimi, lo hanno seguito in tutto e per tutto. Lo 0-2 ottenuto è stato più che meritato, con i bergamaschi che hanno faticato parecchio ad avvicinarsi nell’area rossonera.
Un obiettivo che è stato centrato, e che va festeggiato alla grande. Per l’occasione, tra non molto, Stefano Pioli sarà ospite, in collegamento, della trasmissione “L’inferno del lunedì”, direttamente dai nuovi Studios dell’AC Milan. Il tecnico rossonero sarà chiamato ed esprimere tutta la sua gioia e i suoi pensieri attuali dopo l’accesso alla Champions conquistato. Non dimentichiamo che il Milan ha inoltre ottenuto il piazzamento al secondo posto della classifica. Una meta stupefacente dopo la lunga e impegnativa stagione ormai conclusasi.
Di questo e tanto altro ne parlerà Stefano Pioli alle 18.15 a “L’inferno del lunedì”. Seguite con noi il LIVE della trasmissione che vedrà il tecnico rossonero ospite.
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Le dichiarazioni di Mister Pioli a L’inferno del lunedì
Sul lungo e fantastico cammino da quando siede nella panchina rossonera: “Ieri sapevamo io, la squadra, il club che potevamo cominciare a chiudere un cerchio. Dopo la sconfitta di Bergamo abbiamo cominciato a costruire un nuovo Milan. È stato un cammino bello, difficile però stimolante. E che ci ha dato ieri sera una soddisfazione incredibile. Abbiamo ottenuto un risultato attraverso una grande prestazione”.
Sulle difficoltà che possono sorgere nell’allenare un gruppo così giovane: ”Io credo che all’inizio sia stato giusto cavalcare l’entusiasmo dei nostro giovani. I risultati parlavano chiaro e la freschezza mentale di tutti i miei ragazzi ci ha dato energia in più. Quando abbiamo cominciato a perdere qualche partita o tutto quello che avevamo costruito, la tensione e la preoccupazione è poi arrivata. Poi io, Massara, Maldini abbiamo provato a correggere certe situazioni. E il gruppo ci ha ascoltato e ha meritato il nostro traguardo”.
Sulla dedica alla moglie nello spogliatoio: ”La dedica a mia moglie era abbastanza scontata. L’ho fatta per l’anniversario di matrimonio. No, lei non influisce nelle mie scelte di formazione (ride, ndr). Mi appoggia in tutto e sono contento di questo”.
Sullo stile di gioco del Milan e su come la squadra vuole giocare i match: ”Noi abbiamo principi di gioco e concetti ormai ben chiari in testa. Si basano su un calcio non passivo ma propositivo. Ma ovviamente ogni gara è diversa dall’altra. I giocatori devono saper adattarsi anche all’avversario. La cosa più importante è dare la possibilità ai proprio giocatori di avere sempre più soluzioni nei passaggi e nelle giocate. È chiaro che ci sono partite in cui è meglio essere più aggressive, altre in cui è meglio difendersi di più. Noi vogliamo sempre dominare le partite con il nostro gioco. Ma ogni partita, ogni avversario è diverso dall’altro”.
Sulla vicinanza dei tifosi: ”Il popolo milanista, in questa stagione e soprattutto ieri ci ha caricato al massimo. Abbiamo fatto una stagione che ha riscaldato i cuori dei tifosi, nel bene e nel male. Perchè i tifosi hanno capito la generosità e il sacrificio dei ragazzi in ogni situazione”.
Sulle critiche che affermano che sia un allenatore che sbaglia a partire dalle seconde stagioni: ”Al Milan mi sono sentito subito a mio agio e nelle condizioni di dare il mio meglio. Poi è chiaro le critiche ci sono e ci saranno sempre. È facile appoggiare soltanto quando si vince un campionato. Le condizioni, le motivazioni cambiano dal club in cui ci si trova. Il mio secondo anno negativo è stato soltanto alla Lazio, e me ne prendo sempre le responsabilità. Ma sento che il Milan possa essere la mia tappa davvero importante e determinante per la mia carriera. Questo mi spinge a dare il 100% di me stesso. Io sono un positivo”.
Il commento di Pioli a due messaggi arrivati da tifosi rossoneri: ”Questi messaggi li farò leggere ai miei giocatori quando ci ritroveremo per ricominciare il nostro lavoro in vista della prossima stagione. Sono queste le cose che ci devono spingere a continuare a crescere e fare bene”.
Sui saluti di Mario Mandzukic e Diogo Dalot arrivati oggi sui social: ”Fino a ieri alle 11 tutti i miei giocatori erano concentrati e motivati per raggiungere il grande traguardo. Tutti, anche quelli che magari sapevano che da oggi non avrebbero fatto più parte del progetto. Questo è sinonimo di grande maturità e responsabilità. Io sono grato a tutti questi ragazzi, soprattutto a quelli che hanno giocato di meno”.
Sul fatto che il Milan di oggi può ricordare quello vincente di anni fa: “Ho sempre avvertito sensazioni positive da quando sono arrivato a Milanello. Appena entrato mi son trovato bene. Io sento di essere nel posto giusto e questo mi spinge a dare tutto, il massimo. Oggi parliamo di una grande stagione, ma io sinceramente sto pensando già alla prossima. È un mondo in cui non ci si può fermare. Io ho sempre utilizzato tutte le mie esperienze, brutte e belle, per alzare il mio livello. Noi faremo tutto quello che sarà necessario per fare sempre meglio e per dare soddisfazioni a tutti quelli che seguono”.
Qual è il suo sogno nel cassetto: ”Il mio sogno professionalmente parlando è quello di vincere qualcosa. E farlo nel Milan potrebbe essere qualcosa di veramente esaltante. Come affermava Paolo, il Milan per tornare al top deve fare almeno 3 anni consecutivi in Champions League. Bisogna consolidare. Pensiamo a quanto ci hanno messo i nostri rivali a vincere lo scudetto. Noi abbiamo bisogno di tempo e voglia di migliorarci ogni giorno di più”.
Sull’inaugurazione del murales dedicato a Davide Astori: ”Volevo esserci per il ricordo che ho di Davide, per il rapporto che c’era e che ho con la sua famiglia. Ero lì con tutto me stesso”.
– Termina qui il collegamento di Stefano Pioli con gli Studios dell’AC Milan –