Gazzetta – Atalanta-Milan, pagelle: Kessie monumentale, Theo decisivo

I voti e le pagelle della Gazzetta dello Sport all’ultima decisiva prestazione dei calciatori del Milan, dopo il 2-0 all’Atalanta.

Franck Kessie
Franck Kessie (©Getty Images)

Ultima fatica stagionale superata. Il Milan è ufficialmente in Champions League, dopo una gara intelligente e ben interpretata contro la temibile Atalanta. Il secondo posto finale rispecchia l’andamento della squadra rossonera, altalenante nel girone d’andata ma meritevole del piazzamento europeo.

La prova di ieri come detto è stata matura e da squadra di primo piano. Quasi tutti i componenti si sono comportati con maturità, tirando fuori gli attributi e trovando la vittoria con cinismo e concretezza. Mister Pioli raccoglie i frutti di un lavoro partito da molto lontano.

Oggi la Gazzetta dello Sport ha assegnato gli ultimi voti della stagione ai calciatori del Milan. Giudizi quasi tutti molto positivi e più che sufficienti, dopo un successo in trasferta che vale oro.


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Chi domina nelle pagelle assegnate dalla Gazzetta è ovviamente il match-winner Franck Kessie. L’uomo forse più brillante e determinante dell’intera stagione del Milan. Voto 9 addirittura per l’ivoriano, glaciale dal dischetto e monumentale in mezzo al campo. La sua crescita è completa e ora viaggia ai ritmi dei migliori centrocampisti d’Europa.

Hanno rispettato le attese anche i due uomini d’oro: voto 7 per Theo Hernandez e Calhanoglu, entrambi decisivi contro l’Atalanta. Il francese, non appena messo piede fuori dalla propria metà campo, ha creato il panico. Bene anche il turco, che sa soffrire ma anche costruire con qualità. Idem Saelemaekers: il belga conclude la sua stagione con la classica gara di corsa e percussione.

Voto 6,5 per Calabria e Kjaer, ormai delle certezze nella difesa di mister Pioli. Stesse pagelle anche per i subentrati Dalot e Meite, i quali dimostrano di essere affidabili e concreti, nonostante il rispettivo futuro possa essere lontano da Milanello.

Sufficienza per Donnarumma, paradossalmente poco impegnato. Così come per Tomori, il quale corre qualche rischio nel duello con Zapata. Voto 6 per Brahim Diaz e Rafael Leao: combattono, ci provano ma risultano meno determinanti del previsto.

L’unico ad andare sotto la sufficienza è Ismael Bennacer: la ‘rosea’ gli assegna un 5,5 per i tanti errori in fase di impostazione che rischiano di scatenare l’Atalanta. Non a caso Pioli lo toglie dopo un’ora di gioco.

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