Serie A, il valore dei piazzamenti: l’Atalanta vuole battere il Milan

La posizione in classifica in Serie A determina diversi ricavi dai diritti TV. L’Atalanta ha circa 5 milioni di motivi per sconfiggere il Milan.

Theo Hernandez e Josip Ilicic
Theo Hernandez e Josip Ilicic (©Getty Images)

Il Milan si gioca tutto nell’ultima giornata di campionato contro l’Atalanta. A Bergamo, dove nel dicembre 2019 perse 5-0, sarà chiamato all’impresa per andare in Champions League.

La squadra di Gian Piero Gasperini, che ha anche la finale di Coppa Italia contro la Juventus da disputare, è già qualificata alla massima competizione UEFA per club; tuttavia, non farà alcun tipo di “regalo” a quella di Stefano Pioli. È seconda in classifica e non vuole perdere tale piazzamento.


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A Bergamo il Milan troverà un’Atalanta tutt’altro che appagata dall’aver già raggiunto l’obiettivo Champions League. Alla squadra nerazzurra finire al secondo o al quarto posto cambia. C’è una differenza di poco più di 5 milioni di euro.

Come riportato da calcioefinanza.it, alla seconda nella classifica della Serie A percepisce 19,4 milioni dalla ripartizione dei diritti TV basati sulla posizione in campionato, alla terza ne vanno 16,8 e alla quarta 14,2. La quinta, che va però in Europa League, si accontenta di 12,5 milioni.

Come stabilito dalla legge Melandri, i proventi dei diritti TV in Italia vengono distribuiti come segue: 50% in parti uguali, 30% in base ai risultati sportivi (di cui il 15% basato sul piazzamento della stagione in corso e l’altro 15% sui risultati storici), il 20% in base al bacino di utenza (la tifoseria).

L’Atalanta ha una ragione economica (poco più di 5 milioni) per non perdere contro il Milan e mantenere il secondo posto in campionato. Se fossero i rossoneri a vincere a Bergamo, scavalcherebbero proprio la formazione di Gasperini ottenendo la seconda posizione.

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