Ancora indiscrezioni sulle condizioni di Ibrahimovic, dopo il consulto di ieri mattina per il suo ginocchio infiammato.
Il consulto di ieri con il dottor Musahl a Milanello ha escluso seri problemi ai legamenti del ginocchio per Zlatan Ibrahimovic. Una buona notizia per lui e per il Milan, che ha da poco confermato il proprio leader offensivo per un’altra stagione.
Ibra però salterà sicuramente gli Europei. Come scrive il Corriere della Sera, l’attaccante ha telefonato personalmente al c.t. Andersson e ad alcuni membri della Federcalcio svedese per comunicare il suo forfait obbligato per i fastidi al ginocchio sinistro.
Impossibile per lo svedese tornare in tempo per l’avvio del campionato europeo. Ma l’importante sarà recuperare al meglio in vista della prossima stagione, nella quale Ibrahimovic vuole continuare ad essere protagonista, possibilmente giocando la Champions League.
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Oggi il Corsera ha svelato in cosa consisterà la terapia conservativa a cui si sottoporrà Ibrahimovic nelle prossime sei settimane, come consigliato ufficialmente dal dotto Musahl. Si tratta di mini-interventi non invasivi, con tecnica artroscopica, volti a conservare la struttura cartilaginea dell’articolazione.
Ibra soffre di un’infiammazione cronica alla cartilagine del ginocchio sinistro. Un danno non grave ma piuttosto fastidioso, che gli ha causato rigonfiamento e dolore dopo il recente trauma distorsivo subito durante Juventus-Milan.
Nonostante la terapia, non è da escludere un’operazione. Infatti Ibrahimovic effettuerà un ulteriore consulto con il proprio medico tra un mese e mezzo, dopo il periodo della terapia assegnata. Se non dovessero mostrarsi miglioramenti, lo svedese sarà costretto ad intervenire chirurgicamente.
Il Milan ovviamente spera di escludere tale possibilità, che vorrebbe dire un ulteriore stop (almeno un altro mese) per Ibrahimovic e l’assenza forzata nel ritiro estivo. Non proprio il massimo per un quasi 40enne, che per rendere al massimo ha bisogno di lavorare senza intoppi. Ogni decisione verrà presa non prima di fine giugno con l’ausilio dell’equipe medica di Pittsburgh.