La vittoria con la Juve è un’impresa, ma ora il Milan non deve abbassare la guardia. Nelle prossime due partite sono vietati passi falsi
Una serata indimenticabile. Il Milan, nel momento più difficile, ha conquistato la vittoria più importante, contro la Juventus, a Torino. Un 3-0 secco, senza diritto di replica. E con una prestazione di altissimo livello, sotto tutti i punti di vista. Stefano Pioli ci ha messo molto del suo con alcune scelte, su tutte Brahim Diaz dal primo minuto: il gol, il rigore conquistato (poi sbagliato da Kessie) e altre giocate hanno fatto di lui il migliore in campo. Anche l’importante scelta in difesa: Romagnoli out, confermato Tomori che si mangia Cristiano Ronaldo insieme a Kjaer e segna anche il 3-0. E chissà che proprio questa partita non possa avere risolti di calciomercato: addio al capitano e riscatto dell’inglese dal Chelsea. Che, a questo punto, ci sembra inevitabile.
Leggi anche:
La forza è il gruppo
La vera forza del Milan, però, è stato il gruppo. Ha lavorato da squadra, e lo ha fatto anche nel momento più difficile della partita, cioè dopo il rigore sbagliato da Kessie. In quel momento la Juve ha preso coraggio, ci ha pensato poi Rebic con una magia a rispedirla di nuovo col morale sotto terra. Un successo che per i rossoneri vale doppio: ora c’è il +3 in classifica, che in realtà è un +4 perché il 3-0 di ieri ha ribaltato il 3-1 dell’andata e per questo, adesso, il Milan ha gli scontri diretti a suo favore. Il destino quindi resta nelle mani del gruppo di Pioli. Che proprio non può permettersi di sbagliare le prossime due partite.
Leggi anche:
Ora sei punti
Il Diavolo mercoledì sera è atteso ancora a Torino per affrontare la squadra di Davide Nicola. Che, a +4 dal terzultimo posto, sembra tranquilla ma non del tutto. Ecco perché sarà comunque una partita molto complicata e da non sottovalutare. Nel frattempo la Juve andrà al Mapei Stadium per affrontare il Sassuolo in una trasferta molto complicata: un ulteriore motivo per non sbagliare la sfida contro i granata, da vincere ad ogni costo. Dopodiché, domenica sera, è il turno di Milan–Cagliari: se i rossoneri riusciranno a conquistare i tre punti nel turno infrasettimanale (e se la Juve vincerà in Emilia), allora domenica basterà vincere contro i rossoblu per ufficializzare il tanto atteso ritorno in Champions League.
Leggi anche:
Ancora Torino
Vietato sbagliare le prossime due partite quindi, così da evitare di arrivare alla partita cruciale all’ultima di campionato contro l’Atalanta, a Bergamo; ma, piuttosto, di andare lì a giocarsela con la testa sgombra e l’obiettivo già in tasca. Il momento decisivo è mercoledì sera (molto dipenderà anche da ciò che succederà in zona retrocessione, perché anche il Cagliari è ancora in bilico) ed è lì che il Milan, in nessun modo, non dovrà fallire. Stefano Pioli dovrà essere bravo a tenere alta la concentrazione dei suoi e far capire che è ancora tutto in discussione. I rossoneri, in questi mesi, ci hanno abituati a continui alti e bassi. Ecco perché non bisogna abbassare la guardia. Non adesso.