Il Milan non dovrebbe pagare penali per aver detto addio al progetto Superlega. Secondo quanto trapelato, non dovrebbe esserci alcun rischio.
Il Milan ha deciso di rinunciare alla Superlega e di patteggiare con la UEFA delle sanzioni. Ha intrapreso la stessa strada di altri otto club che avevano fondato la competizione.
Ci saranno il rientro nell’ECA, la rinuncia per un anno ai ricavi dalla partecipazione alle coppe europee, una donazione da 15 milioni di euro (1,66 milioni per società) per il calcio giovanile e la rinuncia a futuri tentativi di creare tornei non autorizzati. È stata scelta la strada del dialogo e della collaborazione.
A non aver stretto accordi con la UEFA sono Juventus, Real Madrid e Barcellona. I tre club non hanno intenzione di scendere a patti ed è in arrivo una battaglia legale importante. Da Nyon è stata annunciata l’apertura di un procedimento disciplinare. L’intento è quello di escludere le tre squadre dalle coppe per uno o due anni.
Juventus, Real Madrid e Barcellona non hanno paura. Una sentenza del Tribunale di Madrid che impedisce un provvedimento come l’esclusione dalle competizioni UEFA solo per aver fondato la Superlega. Sarebbe violazione della libera concorrenza nell’Unione Europea.
Da capire anche se ci possono essere penali da pagare per le fuoriuscite dalla Super League. Stando a quanto risulta alla Gazzetta dello Sport, con l’addio del 70% dei club fondatori la società si scioglie senza penali. Di conseguenza, il Milan e le altre otto squadre che si sono tirate indietro non verserebbero un euro.
È comunque trapelata la “minaccia” di Juventus, Real Madrid e Barcellona nei confronti delle ex socie nel progetto Superlega. Non bisogna escludere risvolti legali nei prossimi giorni.