Juventus-Milan, il racconto dell’ultima vittoria dei rossoneri a Torino. Era il 2011, l’anno dello Scudetto con Allegri in panchina. A decidere il match un goleador che non t’aspetti
Lo spareggio Champions di domenica 9 maggio sarà uno Juventus-Milan diverso rispetto a quelli del recente passato. E’ dal match del famigerato gol annullato a Muntari, terminato 1-1 a San Siro, che il confronto diretto tra i due club non riveste più l’importanza di un tempo nel calendario del campionato. Dal 2012, infatti, con il monopolio ininterrotto dei bianconeri in Serie A e il concomitante declino del Milan, la sfida ha rappresentato, di fatto, alla stregua di altre, una delle tappe quasi interlocutorie nel cammino della Juventus verso lo Scudetto. Emblematico il dato delle sfide disputate allo Stadium con il Milan sempre sconfitto in Serie A nel fortino bianconero dall’inaugurazione avvenuta nel settembre 2011.
L’ultima vittoria del Milan contro la Juventus è datata 5 marzo 2011, nell’ultimo confronto disputato a Torino prima dell’avvento dello Stadium. Un match fondamentale per i rossoneri in piena lotta per lo Scudetto al cospetto di una Juventus in grande difficoltà e lontanissima dalle prime posizioni.
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Juventus-Milan, l’ultima vittoria rossonera in trasferta
Il Milan di Allegri si presenta all’Olimpico di Torino dopo la bella vittoria per 3-0 contro il Napoli. Primi in classifica a +5 dall’Inter e +6 dai partenopei, i rossoneri si ritrovano al cospetto di una Juventus lontanissima parente di quella attuale.
I bianconeri, allenati da Del Neri, schierano tra gli altri Jorge Martinez, Armand Traore, Felipe Melo, Frederik Sorensen insieme ai senatori Chiellini, Marchisio e Buffon. Barzagli, futuro insostituibile con Conte e Allegri, era da poco arrivato dal Wolfsburg. In attacco Matri in coppia con Toni. Krasic mezzala. Il Milan risponde con Abbiati, Nesta, Thiago Silva, Abate, Jankulovski (tornato titolare dopo una prima parte di stagione nelle retrovie), Van Bommel, Flamini, Gattuso con Boateng a supporto di Ibra e Cassano. Robinho parte dalla panchina. Assente Pato.
Nel primo tempo è il Milan a procurarsi le occasioni migliori con Ibrahimovic e Cassano. La partita è bloccata. Serve un episodio. Al 68′ sponda di Ibra, Gattuso si inserisce e batte Buffon con una conclusione non irresistibile ma beffarda per il portiere bianconero. E’ il gol che decide la partita per uno 0-1 provvidenziale. Nelle successive due giornate, infatti, il Milan pareggerà contro il Bari di fatto già retrocesso e perderà a Palermo (0-1), consentendo all’Inter di riportarsi a -1 prima del Derby del 2 aprile vinto 3-0 con la doppietta di Pato e il rigore di Cassano. Il resto è storia. Da quel giorno, il Milan batterà altre tre volte la Juve in campionato ma sempre a San Siro.