Il Milan ritrova il Benevento a San Siro in una sfida decisiva per la lotta Champions e quella salvezza. Una sfida quella contro i sanniti che non evoca bei ricordi nei tifosi rossoneri
Un girone dopo Milan e Benevento si ritrovano in una situazione diametralmente opposta a quella dello scorso gennaio con i rossoneri lanciatissimi in testa alla classifica e i giallorossi sorpresa del campionato e in una posizione in graduatoria davvero incoraggiante. Quattro mesi dopo, a San Siro, ci si gioca il tutto per tutto con un unico risultato, di fatto, disponibile per entrambe le squadre ovvero la vittoria in attesa di due scontri diretti, nel prossimo turno, altrettanto decisivi con Juventus e Cagliari.
Una sfida quella con il Benevento a San Siro che non evoca ricordi piacevoli al Milan e ai tifosi rossoneri. Il riferimento va ovviamente al campionato 2017-18, il precedente disputato dai sanniti in Serie A nel quale su 21 punti totalizzati ben 4 furono conquistati contro il Milan in due sfide che resteranno per sempre impresse nella storia del club campano.
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Brignoli e Iemmello, che incubi per il Milan di Gattuso
Il 3 dicembre 2017, Benevento e Milan arrivarono alla sfida del Vigorito in condizioni difficili. Quattordici le sconfitte consecutive per i padroni di casa su altrettante partite. Ottava la posizione del Milan che dopo la “faraonica” campagna acquisti estiva (Bonucci, Kessie, Calhanoglu, Andre Silva, Biglia, Kalinic) aveva esonerato Montella per Gattuso.
Ringhio debutta come peggio non si potrebbe contro il “nemico” De Zerbi, subentrato a Baroni, protagonista quest’ultima della cavalcata promozione dei sanniti. Bonaventura e Kalinic portano due volte in vantaggio il Milan raggiunto sull’1-1 da Puscas. L’ultima mezzora è da incubo. Dall’espulsione di Romagnoli comincia infatti l’assedio dei padroni di casa che culmina con il gol di testa allo scadere del portiere Brignoli. Una prodezza che farà il giro del mondo, contribuendo ad acuire il dramma sportivo del Milan che “regala” il primo storico punto in A al Benevento e saluta, di fatto, le possibilità di qualificazione in Champions già a dicembre.
“Peggio di una coltellata”, questo il commento di Gattuso a fine partita. Un incubo quel gol di Brignoli (che poi perderà il posto da titolare) che tormenterà il Milan per tutto quel campionato che il Benevento contribuirà a rendere ancor più amaro con l’exploit a San Siro del 21 aprile 2018.
Anche tre anni si giocava di sabato sera. Il Milan era risalito in classifica al sesto posto e aveva raggiunto la finale di Coppa Italia che poi perderà 4-0 con la Juve. Il Benevento era, di fatto, retrocesso in attesa del verdetto matematico con soli 17 punti in graduatoria.
In un clima surreale, Iemmello trafigge Donnarumma a metà primo tempo. Tutti si sarebbero aspettati la rimonta e invece la reazione del Milan si esaurisce in una traversa di Kessie e in un colpo di testa ravvicinato di Cutrone. Finisce 0-1 tra i fischi di San Siro. Un’umiliazione terribile in un match che recentemente De Zerbi ha definito come la sua più bella vittoria in carriera.
Un altro boccone amaro per Gattuso costretto al mea culpa a fine partita mentre Bonucci e Cutrone chiedono scusa ai tifosi in campo: “Partita imbarazzante, è stata colpa mia. Giochiamo senz’anima e abbiamo fatto una figuraccia.” Quella che deve assolutamente evitare il Milan domani…