Un aprile decisamente negativo per il Milan che paga anche il rendimento altalenante di alcuni dei suoi uomini migliori. Stupisce, in particolare, l’involuzione di Tomori, protagonista in negativo con Sassuolo, Genoa e Lazio.
Nel calcio si sa si fa presto a passare dalle lodi ai biasimi. Capita a tutti, anche ai grandi campioni. I tifosi del Milan ne sanno qualcosa in questa stagione. Solo per citare alcuni casi, basta pensare a Calhanoglu, la fotocopia sbiadita del giocatore decisivo fino a gennaio, a Leao che si è fermato di fatto ai due gol di inizio anno segnati a Benevento e Torino oppure a Theo Hernandez calato decisamente in primavera.
Un altro dei calciatori rossoneri calato nettamente alla distanza è Fikayo Tomori, passato da nuovo beniamino dei tifosi che ne invocano il riscatto dal Chelsea a bersaglio di critiche feroci per quanto visto in campo nelle ultime settimane.
In effetti, il confronto tra il recente passato e l’attualità è impietoso per il difensore ex Chelsea. Dopo l’ottimo esordio nel derby di Coppa Italia nel quale ha tenuto testa a Sanchez e Lukaku, Tomori si è guadagnato la stima dei tifosi e di Pioli con una serie di prestazioni di grande livello, su tutte quelle con la Roma nell’1-2 all’Olimpico, nell’andata di Europa League con il Manchester United e nel 2-3 con la Fiorentina, match nel quale ha letteralmente annullato Vlahovic, l’attaccante più in forma del campionato. Poi l’improvvisa e inaspettata involuzione.
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I primi scricchiolii contro il Genoa. Sull’1-1 di Destro, Tomori non è certo irreprensibile nella marcatura dell’attaccante rossoblu che si libera con facilità e schiaccia di testa in rete. Un errore grossolano poi annullato dal provvidenziale salvataggio sulla linea nel finale sul tiro a botta sicura di Masiello.
Evidente, dopo quella con il Genoa, anche l’imprecisione contro il Sassuolo. Sull’1-2 di Raspadori, Tomori si fa infilare dall’attaccante neroverde lesto a battere in diagonale Donnarumma con l’aiuto del palo. Serata da dimenticare poi all’Olimpico contro la Lazio con Correa che lo sorprende in velocità sul primo gol poi lo dribbla con irrisoria facilità sul 2-0, un errore quest’ultimo davvero grossolano per posizionamento e tempistica nell’intervento.
Quello che maggiormente preoccupa negli errori di Tomori, specie quelli con Sassuolo e Lazio, è il fatto che il difensore si sia fatto sorprendere in quella che è una delle sue doti peculiari ovvero la velocità di intervento e recupero.
Un calo di forma, dunque, evidente. Non ci stupiremo pertanto se contro il Benevento, Pioli schierasse il rientrante Romagnoli al fianco dell’insostituibile Kjaer. Una pausa potrebbe essere quanto mai salutare per Fikayo per recuperare la brillantezza di qualche settimana fa anche perché con le sfide contro Juventus e Atalanta nel finale di campionato ci sarà bisogno del miglior Tomori per continuare a inseguire il sogno Champions. Sfide dalle quali inoltre passeranno anche gran parte delle chance di riscatto del difensore per il quale il Chelsea chiede almeno 28 milioni.