Da Centopercentoanimalisti attacco a Zlatan Ibrahimovic sul tema della caccia e non solo. Esposto anche uno striscione fuori dallo stadio a San Siro.
Quest’anno Zlatan Ibrahimovic è finito al centro di questioni anche extra sportive. A creare discussioni non solamente la sua partecipazione al Festival di Sanremo, ma anche altre fatti.
Ad esempio, è noto che lui abbia l’hobby della caccia e nelle settimane scorse era stato accusato di aver ucciso un leone in Sudafrica nel 2011. Oggi arriva un attacco da parte del movimento Centopercentoanimalisti.
Alcune persone di questa associazione hanno esposto uno striscione fuori San Siro con le foto del rigore sbagliato da Roberto Baggio al Mondiale di USA 94 e una proprio di Ibrahimovic aggiungendo delle X sopra i loghi delle varie competizioni e la scritta: «Gli angeli ammazzati non portano mai fortuna. Lo sport non cancella l’odore».
Inoltre Centopercentoanimalisti ha anche emesso una nota ufficiale focalizzata sull’attaccante del Milan: “Noi abbiamo sempre sostenuto che le cattive azioni tornano indietro. Andare a caccia e uccidere animali indifesi, tanto per citare un esempio. Riteniamo Ibrahimovic, come tutti i cacciatori, una persona negativa. Tutti ormai sanno come impieghi una parte dei suoi guadagni per andare in giro per il mondo ad ammazzare animali, assieme alla moglie. E già questo basterebbe. Recentemente è emersa la sua ennesima prodezza: aver assassinato vilmente un leone“.
Nel comunicato non viene preso in considerazione solo l’hobby di Ibrahimovic per la caccia e la presunta uccisione di un leone. Infatti, vengono aggiunte anche altre cose: “Ma anche in campo sportivo c’è da dire: quest’anno la sua squadra va piuttosto male, scudetto, coppa Italia, Europa League, obiettivi alla portata del grande Milan, completamente falliti, in forse anche la qualificazione in Champions League. Ora è sotto inchiesta e rischia ben tre anni di squalifica, per aver violato le regole Fifa riguardo alle scommesse. Per non farsi mancare niente, ha noleggiato un ristorante per una cena ‘tra amici’ in barba al lockdown: proprio lui, un testimonial delle mascherine. Sicuramente un individuo da portare come esempio. Ma nella sua immensa presunzione, pensa di poter fare quello che vuole“.