Il Milan ha chiuso per l’ingaggio del nuovo portiere in vista della prossima stagione. Si svincolerà e arriverà a parametro zero.
In attesa di definire il futuro di Gianluigi Donnarumma, vero e proprio cruccio del futuro mercato del Milan, il club rossonero sembra essersi cautelato con un rinforzo in arrivo proprio tra i pali. Sembra tutto fatto per l’acquisto di un nuovo portiere.
Secondo ciò che ha scritto stamane l’edizione de La Repubblica, il Milan ha messo le mani in maniera concreta su un altro estremo difensore. Si tratta di Antonio Mirante, portiere classe ’83 in forza alla Roma. Pare sia stato già raggiunto l’accordo tra le parti.
Mirante si svincolerà dal club giallorosso al termine della stagione, per fine contratto. Dunque sbarcherà a Milanello a parametro zero. Un innesto d’esperienza di cui si era parlato già in passato, tanto che il Milan l’estate scorsa aveva già provato a strapparlo alla Roma di Fonseca, ma senza successo.
Ovviamente l’arrivo di Mirante non rappresenterà la sostituzione ideale per l’eventuale addio di Donnarumma. Per questioni sia tecniche che anagrafiche il portiere ex Bologna sarà un perfetto numero 12, ovvero un secondo portiere maturo che possa fare da chioccia e da spalla al titolare.
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E già si vocifera che l’acquisto di Mirante, ormai quasi certo, possa fungere da esca per tentare di trattenere Gianluigi Donnarumma ancora a lungo. Il motivo è semplice: il portiere 38enne è nativo di Castellammare di Stabia, lo stesso paesino che ha dato i natali a Gigio.
Il Milan starebbe valutando dunque un trittico di portieri in rosa tutti di origine stabiese: i due fratelli Donnarumma (anche se l’addio di Antonio ad oggi è scontato) e per l’appunto Mirante. Una possibile strategia che però andrà ovviamente confermata e rivista.
Due operazioni dunque separate quelle dell’arrivo di Mirante a costo zero e del rinnovo complicato di Donnarumma. Da valutare a questo punto anche il destino di Ciprian Tatarusanu: l’attuale secondo portiere del Milan non ha demeritato quando chiamato in causa. Possibile però una rescissione contrattuale anticipata ed un ritorno in Romania per il classe ’86.