Uno stralcio dell’intervista che Franck Kessie ha rilasciato a Sportweek e che verrà pubblicata domani nell’inserto della Gazzetta.
Lo stakanovista del Milan. L’intoccabile, il sempre presente. Franck Kessie da anni ormai merita certe nomee, in base alla mole di lavoro che gli viene richiesto nella squadra rossonera e della costanza con cui affronta ogni impegno sul campo.
L’ivoriano è nella rosa milanista ormai dal lontano 2016, uno dei calciatori attuali più longevi della squadra di Stefano Pioli. Ma sembra che la svolta nella sua carriera sia arrivata proprio con l’avvento dell’allenatore emiliano, che lo ha piazzato nel ruolo giusto e gli ha donato le chiavi del centrocampo.
Assieme a Donnarumma, Kjaer e Ibrahimovic rappresenta la spina dorsale di un Milan che deve assolutamente tornare a giocare la Champions League. Lo sa bene Kessie che nell’intervista a Sportweek non ha usato mezzi termini: “Voglio giocare la Champions, a tutti i costi”.
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Kessie rossonero fin da bambino: “Prendevo il Milan alla Playstation”
Kessie è stato intervistato dal magazine collegato alla Gazzetta dello Sport. Il pezzo uscirà interamente nella giornata di domani, ma intanto sono state pubblicate alcune battute interessati del numero 79 milanista, proprio riguardo il suo legame col Milan.
Il 25enne si è detto appassionato dei colori rossoneri da sempre, fin da quando era piccolo: “Il mio sogno è vincere con il Milan, giocare la Champions League con questa maglia. Anche perché è la squadra per cui tifo fin da quando ero bambino. Ricordo che ci giocavo con la Playstation, andavo matto per Shevchenko. Ma all’epoca era facile, perché quel Milan vinceva trofei e scudetti con facilità”.
Uno dei motivi per cui Kessie ha scelto il Milan fu proprio la sua passione viscerale per questa maglia. Nel 2016 era vicinissimo a trasferirsi dall’Atalanta alla Roma, ma l’inserimento dei rossoneri fece cambiare idea al centrocampista che non ebbe alcun dubbio.
Brevi ma chiare le parole sulle aspirazioni future: “Per tornare grandi ora dobbiamo dimostrare una mentalità vincente, da grande squadra. Così si raggiungono gli obiettivi. Io mi sento a casa ormai, Milano è una grande città, ha tutto per vivere bene”.