Zlatan Ibrahimovic entusiasta di proseguire l’avventura al Milan. Sogna ancora grandi traguardi con la maglia rossonera. Intanto la Champions.
Ieri sera il Milan ha annunciato il rinnovo di contratto di Zlatan Ibrahimovic, che resterà fino al giugno 2022. L’attaccante festeggerà i 40 anni con la maglia rossonera addosso.
Intervistato da Milan TV, ha così commentato il prolungamento annuale con il club: «Mi sento molto felice. Resto un altro anno ed è importante. Essere al Milan è come essere a casa mia, sto molto bene qui. Il club, i colleghi, il mister e i tifosi mi fanno sentire bene. Se posso restare tutta la vita, resto».
A Ibrahimovic viene chiesto della reazione dei tifosi alla notizia del rinnovo: «Penso sia positiva. Saranno contenti. Anche se qualcuno aveva dubbi prima che tornassi a causa della mia età. Ma ho dimostrato che l’età non importa, è tutto mentale. Se tutti ti metti a disposizione a fare certe cose, ce la fai. La mia mentalità è sempre lavorare e migliorare. Poi in campo o ce l’hai o non ce l’hai, ovviamente devi stare bene fisicamente. Cerco di adattare il mio gioco alla squadra e di aiutare».
Ancora sui tifosi: «Al Milan mi sento benvenuto grazie ai tifosi, dal primo giorno ho avuto feeling top con loro. Senza di loro non è facile giocare, sono sempre stati fantastici e rispettosi. Provo sempre a dare il massimo per loro. Quando sono andato via non mi hanno dimenticato e cerco di restituire loro il più possibile. Coi tifosi avremmo avuto qualche punto in più in questa stagione».
Contento del ‘progetto giovani’ del Milan: «Dà motivazione e adrenalina quando vedi i giovani, la loro crescita. Dal primo giorno ho visto il progresso di tutti. C’è disponibilità a dare il massimo. Individualmente hanno capito il sacrificio da fare per essere dove siamo oggi, è tutto in testa. Stare con i giovani mi fa sentire giovane. Poi in allenamento c’è sfida, devo correre come loro. Mi fanno uscire il massimo ogni giorno. A volte esagero, però questa è la mia mentalità. Il progetto del Milan mi piace, è una sfida diversa. Ero abituato a giocare con grandi campioni, è un’altra situazione e hai altra responsabilità. Devi far vedere la strada per il successo, avendo esperienza. Questo voglio passare ai compagni, è una grande sfida. Se lo fai bene, ti torna qualcosa di più che giocando con grandi campioni perché hai fatto qualcosa in più del normale».
Zlatan si sente un leader per il gruppo: «Quando sei un leader e sei un esempio, fai le cose e se ti rispettano ti seguono. Non serve parlare. Nella loro testa dicono che se io lo faccio e ho vinto, allora è la strada giusta. Da giovane seguivo i campioni, adesso i giovani seguono me. Atmosfera top in squadra, questo è il segreto».
Successivamente il centravanti rossonero parla di obiettivi: «Fossi arrivato a inizio dello scorso campionato, ora avremmo un trofeo. Adesso bisogna continuare e crederci, stiamo facendo bene da un anno. Niente è impossibile. Tanti hanno parlato, ma noi sul campo abbiamo dato le risposte. Quando vinci hai fame di vincere ancora di più. Dobbiamo credere in quello che facciamo. Il mio obiettivo è vincere, se non lo faccio è una delusione. Quando vinci stai bene, ma parte tutto dall’allenamento».
Grande rapporto con i suoi compagni di squadra: «Abbiamo gli stessi obiettivi, ma ognuno lo tratti diversamente. Cerco di stimolare ciascuno di loro. Quando sono lontano mi mancano come i miei figli».
Stare al Milan anche dopo la carriera da calciatore? Ibra commenta: «Ora sono molto concentrato nell’aiutare sul campo e fuori. Una cosa alla volta, quello che succederà dopo non lo so. Questa avventura doveva essere di sei mesi, invece stiamo andando avanti. Ne riparleremo».
Commenta le parole di Stefano Pioli, che ha detto di essere felice del rinnovo: «Mi diceva “Ibra oggi tu fai il bravo e io il cattivo”, la volta dopo l’inverso. Facevamo questi giochetti, però comandava lui. Dal primo giorno è stato facile lavorare col mister, ha la mentalità giusta e grande energia. A volte mi chiama dicendomi che sono in ritardo, mi sfida».
Zlatan felice del confronto del Milan con il Manchester United in Europa League: «Abbiamo dimostrato che possiamo lottare con grandi squadre. In due partite siamo stati più forti, meritavamo più di quanto successo. Queste gare servono, danno valore a quello che fai. L’Europa League serviva alla squadra, ovviamente fare la Champions è meglio e stiamo lottando per l’obiettivo».
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