Il piano finanziario ed economico della Superlega, ecco quanto incasseranno i club partecipanti al torneo
Il Milan è uno dei 12 club fondatori della Superlega, il nuovo torneo che comprende tutti i top club d’Europa. I rossoneri, insieme a Inter e Juventus, rappresentano l’Inter, poi ci sono sei squadre inglesi e tre spagnole. Stando al comunicato ufficiale pubblicato nella notte di domenica, a breve potrebbero unirsi altre tre società: si parla di Lipsia, Porto e Bayern Monaco, con il Psg che per il momento ha preso le distanze. L’obiettivo è quello di arrivare a 20 partecipanti e di cominciare ad inizio agosto, quindi praticamente subito.
Alla base del progetto c’è chiaramente il fattore economico. L’idea della Superlega esiste da tanto tempo ma evidentemente la pandemia ha accelerato il processo. Infatti il Covid–19 ha provocato tanti bei problemi alle casse dei club. Che hanno quindi sentito la necessità di dare subito una scossa, cosa che non è mai arrivata dall’UEFA. La richiesta di queste società è molto chiara: ricevere più soldi dai diritti tv. Da anni l’UEFA promette una riforma della Champions che possa andare in contro ai club, ma questa non è mai avvenuta, così si sono convinti a fare di testa propria e costruire questa nuova lega e lanciare la sfida agli altri organi. Che, intanto, hanno già minacciato di escluderli da tutte le altre competizioni. Ma quanto guadagneranno effettivamente le squadre? Ci sono già i primi numeri, e sono spaventosi.
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I soldi muovono tutto e sono alla base di questo nuovissimo progetto che vede coinvolto anche il Milan. Stando alle indiscrezioni riportate da Sky, sarebbe stato l’ultimo fra le italiane a convincersi di firmare l’accordo. La pandemia ha convinto tutti, soprattutto di fronte al piano economico che la Superlega ha intenzione di attuare. I numeri sono davvero incredibili e superano di gran lunga quelli della Champions League. Tutto dipenderà dai ricavi che la Lega riuscirà ad ottenere, ma c’è l’intenzione di offrire fin da subito dei supporti al club per due motivi: fronteggiare la pandemia e investire nelle infrastrutture. Si parla di contributi una tantum pari a 3,5 miliardi. Inoltre sono previsti dei contributi di solidarietà senza tetto massimo: le prime previsioni parlano di 10 miliardi per la fase iniziale del torneo, decisamente più alti di quelli offerti al momento dalla Champions League. Come si spiega nel comunicato ufficiale, i club dovranno aderire ad un piano di spesa in modo tale da creare una base finanziaria sostenibile.