Secondo quanto ripotato l’ANSA, nel piano economico della Superlega c’è un contributo di solidarietà dedicato allo sviluppo del calcio
La Super League è realtà. Stanotte alle 00.07 è arrivato il comunicato ufficiale del nuovo torneo, seguito poi dai 12 club fondatori, fra cui anche il Milan. Stamattina sono iniziate le discussioni e le polemiche sui social, accompagnati anche dal pensiero di molti esponenti importanti del calcio e uomini di governo. I sentimenti sono contrastanti: c’è chi apprezza l’idea e chi, invece, la contrasta con tutte le forze.
Chiaramente al centro delle polemiche le 12 società che hanno preso parte al progetto, accusate di pensare soltanto alle proprie tasche e a nient’altro. L’ANSA, però, da fonti interne alla Super League, ha rivelato un dettaglio molto importante che fa parte del piano economico della nuova competizione.
Pare infatti che la Superlega ha intenzione di investire 10 miliardi in 23 anni per mutualità, soldi che saranno investiti nel calcio al di là del torneo: si tratta di un contributo di solidarietà, che quindi arriva a 434 milioni all’anno e supera di 160 milioni l’attuale solidarietà dell’UEFA. I soldi sono destinati a: calcio giovanile, di base e femminile.
Come ha sottolineato l’avvocato Felice Raimondo, “con questa mossa viene demolita la principale accusa: molti soldi verranno utilizzati a scopo solidaristico, molto più di quanto si faccia oggi“.