Nell’intervista che uscirà completa domani su Sportweek, Gianluca Scamacca ha parlato del suo futuro e del trasferimento in un top club.
Si parla di lui come di un ‘bad boy’, un ragazzaccio che fa parlare di sé attraverso la fisicità imponente e quei numerosi tatuaggi che ne ricoprono il corpo. Ma Gianluca Scamacca fuori dal campo è tutt’altro, un ragazzo deciso ma umile e pieno di sogni.
Domani uscirà sull’edizione di Sportweek l’intervista completa al giovane centravanti del Genoa, che fa gola a mezza Serie A. Intanto quest’oggi la Gazzetta dello Sport ha pubblicato un estratto molto interessante. Nel quale Scamacca ha fornito indizi sul suo futuro professionale.
“Un giovane per esplodere deve giocare il più possibile – ha detto Scamacca parlando di dove vorrebbe mettersi in mostra nel prossimo futuro – Poi è chiaro che se fai il vice di un campione che però a 39 anni non può giocarle tutte, il discorso cambia”.
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Un riferimento, quello di Scamacca, che porta direttamente al Milan e all’idea di affidargli il ruolo di alternativa a Zlatan Ibrahimovic. I rossoneri cercano un rinforzo che abbia proprio le caratteristiche del genoano: giovane, cattivo, di qualità e pronto ad imparare da Ibra.
Al momento sulle tracce del calciatore classe ’99 ci sono Milan e Juventus. Con i bianconeri che a gennaio lo hanno corteggiato spesso e volentieri, senza però affondare il colpo con il Sassuolo, squadra che detiene il suo cartellino e che è pronta a lanciare un’asta di mercato.
Difficile ad oggi capire chi la spunterà, ma l’indizio lanciato da Scamacca è interessante. Vuole giocare tanto e sa che al Milan potrebbe farlo perché il suo ‘competitor’ sarebbe il quasi 40enne Ibrahimovic, uno da cui si può solo raccogliere i segreti e rimpiazzare nel momento del bisogno.
Oltre a Scamacca il Milan continua a tenere in caldo la pista Dusan Vlahovic, altro centravanti giovane che sarebbe pronto a fare il vice-Ibra senza timori. Due calciatori dalle caratteristiche simili ma dalle attitudini differenti: generoso e umile il serbo della Fiorentina, più ‘folle’ e guizzante il talento romano. Entrambi pronti però alla chiamata di una big.