Il budget del Milan sul mercato dipenderà da due fattori: la qualificazione Champions e la cessione di alcuni elementi per reinvestire.
Il Milan, prima di rispolverare piani sicuri in vista del calciomercato estivo, ha in mente un obiettivo fisso. La qualificazione alla prossima Champions League, un traguardo non solo prestigioso a livello sportivo, ma anche fondamentale per le casse di via Aldo Rossi.
Gli introiti promessi dalla UEFA in caso di arrivo tra le prime quattro in classifica aiuterebbero il Milan a migliorare il proprio bilancio. Ma anche a poter investire sul mercato e migliorare la squadra. La prima mossa, con i suddetti ricavi, sarà quella di rinnovare i contratti più annosi in extremis.
I prolungamenti di Gigio Donnarumma e Hakan Calhanoglu costerebbero più o meno 30 milioni lordi al club rossonero. Cifra molto alta che fa intendere come al Milan del futuro forse non basteranno i guadagni della Champions per mantenere alto il livello della rosa.
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Secondo quanto ipotizzato oggi da Tuttosport, il Milan potrebbe essere costretto a sacrificare anche uno o più elementi di buon livello per poter reinvestire attivamente sul mercato in entrata. Insomma, oltre ai ricavi dell’UEFA urgono ulteriori liquidità.
L’idea è quella di mettere sul mercato un calciatore che ultimamente non sta brillando, anzi, avrebbe anche perso la chance di giocare titolare. Si tratta di Alessio Romagnoli, capitano del Milan che però è stato messo in disparte dopo l’arrivo di Fikayo Tomori a gennaio.
Prestazioni troppo altalenanti per colui che dovrebbe essere il leader della difesa. L’uscita di Romagnoli inoltre non è da escludere per un semplice motivo: il suo contratto scadrà a giugno 2022 e l’agente Mino Raiola (sempre lui) ha già fatto sapere al Milan di pretendere un aumento significativo rispetto ai 3,5 milioni netti che il difensore percepisce ad oggi.
Teoricamente appare tutto quasi automatico. Romagnoli ha perso il posto da titolare e, con un contratto difficilmente rinnovabile, dovrà lasciare il Milan in estate. Ma i rossoneri ascolteranno solo proposte allettanti, superiori ai 30 milioni di euro.
Eventuali incassi serviranno a finanziare i riscatti di due elementi che il Milan vuole e deve blindare: Sandro Tonali ed il già citato Tomori. Per acquistare entrambi a titolo definitivo servirà un esborso complessivo da ben 43 milioni di euro. Parte di questi potrebbe così arrivare dal sacrificio del capitano.