L’Atp di Montecarlo entra nel vivo con i match di secondo turno. Il clou tra Djokovic e Sinner. I due sono accomunati dalla stessa fede calcistica rossonera
Era una delle sfide più attese già al momento del sorteggio del tabellone dell’Atp di Montecarlo. Jannik Sinner contenderà la qualificazione agli ottavi di finale del Master del Principato a Novak Djokovic, numero uno del ranking Atp e prima testa di serie del seeding. Un match che rappresenta un grande banco di prova per il giovane tennista azzurro, reduce dalla finale persa all’Atp di Miami contro Hurkacz, risultato che gli ha permesso di entrare tra i primi 30 della classifica mondiale. Djokovic, al rientro dopo la finale dell’Australian Open vinta lo scorso 21 febbraio, parte ovviamente favorito con Sinner pronto a stupire senza nulla da perdere.
Avversari in campo ma accomunati dalla stessa passione calcistica, Djokovic e Sinner. Entrambi, infatti, tifano per il Milan. Nole ha ereditato la passione dal padre, Jannik invece, come lui stesso ha raccontato in una passata intervista, è diventato milanista grazie a un suo ex compagno di stanza nell’accademia di Bordighera dove è cresciuto guidato dal coach Riccardo Piatti. Una fede calcistica che il Milan non dimentica, complimentandosi con entrambi sui social dopo ogni vittoria.
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Stessa fede calcistica per Nole e Jannik e stessa grande ammirazione per un fuoriclasse del Milan, Zlatan Ibrahimovic. Djokovic ha incontrato più volte il suo idolo. La prima volta a Dubai nel 2010 durante il ritiro invernale dei rossoneri di Allegri poi vincitori dello Scudetto, nella visita a Milanello dell’estate 2011 e al Roland Garros quando Ibra militava nel PSG. Proprio a Parigi c’è stato inoltre un incontro tennistico tra i due sul Centrale del Masters di Bercy con tanto di palleggi in campo. Una stima quella di Djokovic ricambiata da Ibra che ne ha esaltato oltre alle doti tennistiche anche la personalità definendolo un ragazzo divertente e positivo.
Sinner ha parlato della sua ammirazione per Djokovic in un’intervista dello scorso autunno alla Gazzetta dello Sport. “Ibra mi piace perché è un personaggio capace di andare oltre lo sport“, una sintesi perfetta quella di Jannik che, in un certo senso, ha anticipato i tempi considerato che tre mesi dopo Zlatan avrebbe debuttato da presentatore al Festival di Sanremo, performance artistica alla quale aggiungerà in futuro quella da attore in un film della saga di Asterix e Obelix prodotto in Francia.