Vittoria sofferta anche in dieci uomini per il Milan, che ritrova il sorriso e si tiene stretto il secondo posto in classifica di Serie A.
Il grande scrittore parmense Alberto Bevilacqua intitolò Gialloparma uno dei suoi romanzi più celebri, da cui fu tratto anche un film. Se avesse visto la gara di ieri contro il Milan, da grande tifoso ducale, avrebbe magari pensato ad un sequel chiamato Giallo-Ibra.
L’espulsione dello svedese ancora oggi è un mistero. Ma fortunatamente per i rossoneri è un episodio isolato che non ha portato conseguenze nel match di ieri, vinto meritatamente per 3-1 dalla squadra di Stefano Pioli. Un successo da non sottovalutare, perché arrivato in un momento in cui le rivali per la zona Champions cominciano a soffiare molto forte.
Il Milan ha dimostrato cuore ed organizzazione. Restare in dieci uomini per circa mezz’ora poteva essere la rovina di un match pienamente incanalato a proprio favore. Invece l’orgoglio di Kjaer e compagni non è stato da meno, i rossoneri hanno respinto i tentativi del Parma ed in contropiede hanno chiuso la pratica.
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Primo tempo dominato quello di ieri da parte del Milan. Che parte forte e con un equilibrio tattico che era mancato invece sette giorni prima in casa contro la Sampdoria. Pioli è abile a riportare Saelemaekers nel suo ruolo ideale, esterno alto a destra, puntando sul più solido Kalulu in difesa.
Ibrahimovic appare ispirato ed infatti da un suo assist illuminante nasce la palla-gol che Ante Rebic scaglia alla sinistra di Sepe con violenza. Gol pesante che conferma il trend del croato: zoppicante nel girone d’andata, letale in quello di ritorno.
Del Parma non vi è traccia e nel finale di primo tempo il ‘professore’ Kessie inizia e conclude in rete l’azione del raddoppio, con la solita forza muscolare e caratteriale. 2-0 dopo 45 minuti appare una sentenza. Ma nella ripresa succede l’inaspettato: nel giro di pochi minuti l’arbitro Maresca caccia Ibrahimovic con un rosso diretto per una possibile incomprensione verbale.
Milan scioccato e colpito. Su sponda di Pellé arriva la rete di Gagliolo che accorcia le distanze. Inizia così una mezz’ora di sofferenza, ma effettivamente il Parma, che getta nella mischia altri elementi offensivi come Cornelius o Traoré, non crea ulteriori pericoli. Proprio il giovanissimo esordiente africano regala al Milan il contropiede finale che chiude la contesa: ne approfitta Rafael Leao, che torna al gol dopo tre mesi e fa 3-1.
La squadra di Pioli vince ancora lontano da San Siro. Ieri ha stabilito un record per quanto riguarda le vittoria in trasferta in campionato: ben 13 complessive. Inoltre è stato eguagliato anche il primato dei successi fuori casa in tutte le competizioni, arrivando a quota 16 (come nelle stagioni 92-93 e 2004-05).
Sui 63 punti conquistati dal Milan finora in campionato, ben 40 sono arrivati dalle partite giocate fuori casa (13 successi e un pareggio col Genoa). Va ora modificato il rendimento in casa, dove incredibilmente i rossoneri non vincono da gennaio, quando batterono 4-0 il Crotone.