Milan-Sampdoria: Ganz, il 3-2 e un pomeriggio di ordinaria follia

C’è un precedente da ricordare su tutti tra Milan e Sampdoria. Era il 1999 e i rossoneri contendevano lo Scudetto alla Lazio. Una girandola di emozioni con un epilogo al cardiopalma

Milan 1999
Milan 1999 (Getty Images)

2 maggio 1999, una domenica ricca di eventi. La domenica, una folla oceanica invade Roma per la beatificazione di Padre Pio e costringe al rinvio, al lunedì seguente, di Roma-Inter. Finirà 4-5 con Ronaldo e Baggio in stato di grazia, una degna conclusione della 31.a giornata che, ventiquattro ore prima, aveva fatto vivere momenti drammatici ai tifosi di Milan e Lazio, le due squadre che si contendevano lo Scudetto con i biancocelesti avanti di un punto sui rossoneri.

E pensare che quella 31.a giornata doveva essere un turno interlocutorio per entrambi. La Lazio era attesa da un’Udinese ormai salva. Il Milan, invece, ospitava la Sampdoria di Spalletti in disperata lotta per la salvezza. Tutto sembrava essersi messo secondo i piani quando sia Milan che Lazio passano in vantaggio nel primo tempo con la bordata di Ambrosini dal limite e il rigore di Mihajlovic.

Se la Lazio controlla le ostilità senza problemi, per il Milan comincia un pomeriggio di difficoltà indicibile che nessuno si immaginava anche perché la Samp, sotto 0-1, si ritrova anche in 10 per l’espulsione di Lassisi per fallo da ultimo uomo su Ganz, il quale, poco prima aveva colpito anche un palo di testa.

La Sampdoria però ha bisogno di punti e si gioca il tutto per tutto. Il futuro allenatore rossonero Montella è scatenato come il compagno di squadra Franceschetti che si produce in un gioco di prestigio terminato con una staffilata sulla traversa e un miracolo di Abbiati sul tap in dello stesso Montella.


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Nubi nerissime si addensano su San Siro quando a inizio ripresa la Sampdoria pareggia meritatamente con Montella di testa mentre la Lazio triplica il vantaggio con Vieri e Mancini. Il Milan barcolla e Zaccheroni corre ai ripari sostituendo uno spento Boban con Leonardo. E’ proprio il brasiliano a risollevare gli animi a San Siro con la splendida punizione del 2-1.

Finita ? Macché. La Sampdoria non può permettersi di perdere e Franceschetti riporta il risultato sul 2-2 con una deviazione acrobatica. Gli ultimi minuti sono tambureggianti. Al vecchio Friuli di Udine i tifosi della Lazio e i membri della panchina sono tutti con la radiolina in attesa di buone notizie da Milan. Guadagnare punti a tre giornate dal termine significherebbe Scudetto certo per Eriksson e i suoi.

Il Milan si spinge in avanti alla disperata ricerca del vantaggio e si espone fatalmente al contropiede ospite con la Sampdoria che fallisce due incredibili occasioni da gol con Iacopino e Caté che concludono su Abbiati in uscita. Calcio d’angolo al 93′. Ambrosini batte frettolosamente, Ganz prova il tiro della disperazione, Castellini devia. GOL.  Il Milan vince 3-2 e San Siro non smette di esultare mentre al Friuli termina improvvisamente la gioa effimera per lo Scudetto anticipato.

Esultanza incontenibile per Ganz. Il Milan è ancora vivo e vincerà a Torino con la Juve, con l’Empoli e il Perugia, sorpassando la Lazio alla penultima grazie al gol di Batistuta nell’1-1 con la Fiorentina. Per la Sampdoria, quel gol di Ganz fu il colpo di grazia. Il 2-2 di Bologna condannerà i blucerchiati alla Serie B.

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