Anni fa tra Mike Maignan e Zlatan Ibrahimovic c’è stato un particolare scambio di opinioni. Chissà se i due si rincontreranno al Milan!
Mike Maignan, il giovane portiere in forza al Lille, è stato di recente accostato al Milan. Con il rinnovo di Gianluigi Donnarumma in bilico, il francese classe 1995 sembrerebbe la prima opzione valida per sostituire il numero 99 rossonero.
Attualmente tale ipotesi appare assai lontana, dato che è ormai risaputa la volontà di Gigio di continuare il suo cammino col Milan. Ma se nell’eventualità il rinnovo dovesse sfumare e Maignan dovesse approdare in rossonero, potrebbe ritrovare un volto già conosciuto.
Si tratta di Zlatan Ibrahimovic, compagno col quale Maignan ha condiviso alcuni anni al Paris Saint Germain. I due hanno giocato insieme nel club parigino dal 2012 al 2015. Il portiere francese proveniva dal settore giovanile del PSG, e a soli 17 anni ha avuto il coraggio di controbattere all’ormai conosciuta presunzione di Ibrahimovic.
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L’aneddoto tra Maignan e Ibrahimovic
Nel 2019, Mike Maignan intervistato da France Football ha rivelato un particolare aneddoto che riguardava se stesso e Zlatan Ibrahimovic. Il portiere ha praticamente raccontato lo scambio frizzantino di opinioni avuto con l’attaccante svedese nel periodo al PSG. Maignan aveva soltanto 17 anni, eppure non ha avuto timore di rispondere ad una frase pungente dell’allora stella incontrastata del club parigino.
“Ricordo perfettamente quel giorno, io avevo 17 anni e Ibrahimovic in allenamento calciava pallonate a 400 km/h, manco dovesse segnare a Buffon o a Julio Cesar. Non riuscivo a parare i suoi tiri e a quel punto lui mi disse ‘Sei un portiere di m****’. Poco dopo, però, riuscii a parare un suo tiro. E non ho potuto non rispondergli. Così gli dissi ‘E tu sei un attaccante di m****’“.
Il portiere del Lille ha poi continuato raccontando l’inaspettata reazione di Ibrahimovic: “Inizialmente mi ha ignorato, poi però mi ha chiamato in spogliatoio per dirmi che mi apprezzava. In quel momento ho capito che Ibrahimovic mi piaceva non soltanto come calciatore, ma anche come persona: è uno molto schietto, che dice sempre le cose in faccia”.