Giovanni Galli, a MilanLive, ha fatto il punto sulla stagione del Milan. Dalla volata finale all’importanza di Pioli: “Lo conosco bene, uomo di spessore”
di Antonio Meli
“La crescita esponenziale di Kessie è sotto gli occhi di tutti, ma questa è una squadra che a sceglierne uno si farebbe un torto a qualcun altro“. Giovanni Galli a MilanLive.it ha ripercorso la stagione del Milan, toccando vari temi sia dal punto di vista tecnico che gestionale. Bandiera di un Milan leggendario, l’ex portiere toscano ha speso parole d’elogio sia alla dirigenza del Milan, per il lavoro degli ultimi anni, che al mister Pioli. “Stefano lo conosco personalmente, ha vissuto a Firenze nel pianerottolo accanto a me. Un uomo di uno spessore altissimo, sa come si gestiscono gli uomini di personalità e i giovani“.
E’ proprio la sintonia tra la dirigenza rossonera e Pioli il segreto di queste ultime due ottime stagioni, secondo Galli, che ha parlato anche di un grande spirito di squadra. “Nessuno a inizio stagione poteva pensare a un Milan così competitivo. Nonostante le assenza si sono tutti sacrificati, per raggiungere un un unico obiettivo“.
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Sono diversi i punti trattati insieme a Giovanni Galli. L’ex portiere del Milan ha decantato in particolar modo il lavoro della società, facendo i complimenti soprattuto ai rossoneri per l’unità di intenti che c’è stata tra dirigenza e allenatore. Il campione del mondo si è anche soffermato su alcuni singoli, dicendosi stupito dalla crescita di Kessie e celebrando Donnarumma.
Cosa ne pensa del periodo del Milan e della crescita che ha portato a prestazioni così sopra le aspettative?
“Partiamo dall’arrivo di Pioli al Milan, che insieme a Maldini e Massara ha creato un team importante. La cosa fondamentale per una squadra è avere l’allenatore con la società in sintonia, e questo l’abbiamo notato già post lockdown con quel filotto di vittorie incredibili. In estate inoltre la società ha liberando lo spogliatoio dai calciatori non funzionali. Anche quest’anno la squadra ha risposto bene. Ha attraversato tra gennaio e febbraio anche un periodo di calo, però c’è uno spirito di squadra incredibile e nessuno a inizio stagione poteva pensare a un Milan così competitivo. Nonostante infortuni e assenze, con sacrificio ha lavorato e reagito alle difficoltà e sconfitte anche pesanti. Anche se ha perso la testa della classifica, la forza, l’attenzione e la voglia di fare sono rimaste inalterate, e con merito è seconda in classifica”
Quanto è importante un gruppo unito, con giocatori di esperienza e giocatori molto giovani?
“Quello che hanno fatto Maldini e Massara è importante, hanno preso giocatori esperti e funzionali. Giocatori che oltre all’aspetto tecnico sono stati trainanti per tutti gli altri, e gli altri sono stati bravi ad accettare personalità così importanti, dimostrando senso di coesione. Questa è stata una grande dimostrazione di intelligenza da parte di tutti i ragazzi”
Impossibile non parlare di Donnarumma, uno dei più forti nel suo ruolo. Quanto è importante trattenere Gigio per il Milan? Crede che alla fine rimarrà?
“Il segnale che sta dando, al momento, è quello che non ha firmato con nessuno, ovviamente il suo procuratore cercherà di fargli guadagnare il più possibile, ma alla fine sarà lui a decidere. A mio avviso rimarrà. Penso che la sua prima opzione sia quella di restare e non credo andrà via. Lui ha sempre fatto capire di avere il Milan in testa. Dal punto di vista tecnico è cresciuto molto e ha due obiettivi: Europeo e Mondiale. Dopo il mondiale arriverà a essere il numero uno al mondo”.
Cosa ne pensa del lavoro di Pioli?
“Pioli oltre ad essere un ottimo allenatore, io lo conosco bene perché ha passato gli anni di Firenze nel pianerottolo accanto al mio, è un uomo di grande spessore. Sa come gestire giovani e gli uomini di personalità. Mettere i giocatori nel posto giusto, avere le idee giuste, metterli in condizione di farli rendere al massimo è sintomo di intelligenza tattica”. –“Pioli come esempio positivo, incitamento costante e applausi, quanto influisce?”. -“E’ un uomo intelligente, di buon senso, con 30 e più anni di esperienza nel calcio. E’ arrivato al Milan nel momento migliore della sua carriera. Ha fatto tesoro di tutte le esperienze passate e sta dando al Milan il meglio di se stesso”.
Dopo aver perso la testa della classifica, il distacco dall’Inter è ormai incolmabile?
“Il Milan fa bene a fare il suo percorso, se c’è qualcuno che è più bravo è giusto che vinca. Ma se c’è l’opportunità di tornare a vincere, perché farsela scappare? Il Milan deve andare avanti per la sua strada, ha iniziato un progetto con giocatori nuovi, giovani, ha il tempo per poter crescere. Se arrivasse secondo o terzo, a mio avviso avrebbe fatto un risultato straordinario”.
Chi l’ha stupita di più fino a questo momento?
“La crescita maggiore è quella di Kessie, la sua crescita esponenziale è sotto gli occhi di tutti. Così come Kjaer, che stringendo i denti ha fatto una stagione straordinaria. Questa è una squadra che a sceglierne uno si farebbe un torto agli altri, ma Frank ha trovato quella continuità e adesso grazie a un equilibrio psicofisico ritrovato è diventato eccezionale.”