Al vaglio finalmente una riforma del tanto criticato FFP. Il Milan sarà uno dei club a trarne maggiormente vantaggio.
Dopo anni di regime severo, la UEFA ha deciso di cambiare atteggiamento nei confronti dei club e delle federazioni nazionali. Sta per cambiare infatti la costituzione del Fair Play Finanziario, vero e proprio incubo dei bilanci di molte società europee.
Il sistema ideato e lanciato dall’ex presidente confederale Michel Platini sta per essere stravolto. Non più ristrettezze assolute e piani di rientri con scadenze precise. Si va verso un’inversione di tendenza, con il FFP che dovrà sempre regolare le spese ed i movimenti finanziari, ma senza rappresentare un ostacolo.
La novità è al vaglio dell’Unione Europea, ma dovrebbe passare l’idea di togliere paletti obbligatori ai club. La crisi dovuta alla pandemia da Covid-19 ha accelerato il processo di modifica: si parla semplicemente di tetti sul monte-ingaggi e di una tassa salata (luxury tax) per le squadre che spenderanno più di una certa cifra sul mercato.
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Ma chi avrà maggiori benefici dall’entrata in vigore del Fair Play Finanziario 2.0? Sicuramente tutti quei club europei di medio-alto rango che, attualmente, contano masse debitorie rilevanti e bilanci ancora da sistemare. Tra questi c’è anche il Milan.
Con la struttura del vecchio FFP, la missione per i dirigenti e la proprietà rossonera sarebbe stata quasi impossibile. Come riporta la Gazzetta dello Sport, il Milan avrebbe dovuto rincorrere un disavanzo di 30 milioni nel prossimo triennio. Molto complicato, vista anche la crisi economica mondiale.
La riforma pensata dalla UEFA aiuta dunque il Milan. Niente più paletti dettati dal settlement agreement, stop alle rinunce (come nel 2018) alla partecipazione in Europa League per mettere a posto i conti. Il club anzi potrebbe ora essere premiato per la recente gestione virtuosa.
Il Milan sotto la proprietà Elliott Management infatti è riuscito a ridurre le perdite societarie. L’ultimo bilancio parla di -194,6 milioni di euro, ma allo stesso tempo l’indebitamento del club è calato a poco più di un centinaio di milioni.
La strada è ancora lunga per Ivan Gazidis e soci, ma con la probabile qualificazione in Champions League i conti del Milan potrebbero già avere una sterzata verso il segno positivo. Il piano di Elliott si basa infatti sui ricavi, sia a livello sportivo che da quello commerciale e di marketing.
Introiti dalla UEFA, valorizzazione dei giovani del vivaio e anche un progetto Nuovo Stadio su cui si punta molto. Tutti elementi che rendono il Milan un club virtuoso e propositivo agli occhi del nuovo FFP. Con queste premesse appaiono lontani anni luce i ricorsi societari al TAS di Losanna per elemosinare multe e piani di rientro.