La stagione d’esordio al Milan non è stata altisonante per Sandro Tonali, ma i rossoneri vogliono puntare ancora sul classe 2000.
Sandro Tonali è arrivato al Milan con una nomea importantissima: quella del “nuovo Pirlo“. La stagione del classe 2000 bresciano non è ancora del tutto decollata e molti critici, l’ultimo tra tutti è Mario Sconcerti, hanno definito il regista non un grande giocatore.
Tuttavia per il calciatore nel giro della nazionale under 21 l’ambientamento non è stato dei più semplici, trovandosi di colpo in una big con forti ambizioni europee dopo stagioni tra Serie B e la lotta per non retrocedere al Brescia. Il Milan, malgrado un inizio reso più complesso da qualche infortunio, crede ancora in lui e non parrebbe disposto a lasciarselo sfuggire.
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I numeri della prima stagione di Sandro Tonali al Milan sono leggermente sotto le aspettative: in 21 gare in Serie A il calciatore non ha ancora trovato la rete, fermandosi una volta alla traversa, ed ha rimediato un cartellino rosso contro il Benevento. Numeri che tuttavia non si discostano col contributo realizzativo visto a Brescia: con le Rondinelle il regista ha siglato soltanto un gol in Serie A, contro il Genoa lo scorso campionato.
Tuttavia Stefano Pioli ha grandi fiducia nelle sue doti tecniche e sta utilizzando il calciatore col giusto dosaggio per permettergli di prendere quanto prima la sicurezza che gli serve. Tonali infatti ha mostrato di avere la stoffa per vestire la maglia rossonera vedasi la dirompente azione nel derby sventata da un miracolo di Handanovic, tuttavia è apparso troppo timido in campo.
Il Milan però, come raccontato da il Corriere dello Sport , crede ancora molto nel calciatore e sembra fortemente intenzionato a riscattare il calciatore. Tonali infatti è arrivato al Milan con un prestito oneroso di 10 milioni e con un riscatto fissato a 15 milioni a cui vanno aggiunti altri 10 di bonus individuali e di squadra. Una mossa che il club di via Aldo Rossi intraprenderà per tutelare il consistente investimento della scorsa stagione e perché è seriamente convinto della crescita del calciatore.