L’intervista della Gazzetta al grande Franco Baresi, storico difensore del Milan ed oggi vicepresidente onorario.
La grande anima del Milan passa dalla propria longeva e vincente storia. Uno dei maggiori rappresentanti della tradizione rossonera è sicuramente Franco Baresi.
L’ex storico capitano oggi è vicepresidente onorario del club. Una carica istituzionale dovuta, per un personaggio legatissimo a questi colori.
La Gazzetta dello Sport ha pubblicato un’intervista esclusiva a Baresi, il quale ha commentato l’andamento del Milan di oggi e anche il valore della rosa a disposizione di Stefano Pioli.
Baresi, come prima battuta, si è espresso realisticamente sulla corsa al titolo: “Vediamo che succede, davanti a noi c’è un’Inter solida e lanciata. Io penso che il Milan debba continuare a puntare al massimo, fa parte della nostra storia. Sappiamo che per lo scudetto non dipende solo da noi, intanto continuiamo a vincere con lo stesso spirito di Firenze, abbiamo dato un bel segnale”.
Le differenze tra Milan e Inter sono varie: “Sono due squadre diverse. Il gioco è il tratto distintivo che ha caratterizzato la nostra stagione: il Milan è propositivo, le sue vittorie passano dalla qualità come del resto dice la storia di questo club. Andiamo in campo con coraggio, a volte magari rischiando qualcosa, ma sempre con la voglia di creare più degli altri, e i risultati stanno premiando Pioli”.
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Uno dei fattori che piacciono maggiormente allo storico numero 6 del Milan è la presenza di molti talenti italiani nella rosa: “È la nostra tradizione. Giocatori italiani di valore, spesso cresciuti a Milanello: conoscere l’ambiente significa conoscere anche la cultura del club, e il fatto che Pioli possa puntare anche su dei giovani diventati grandi qui è senz’altro un vantaggio, anche per chi arriva da fuori e deve inserirsi”.
Da grande difensore, Baresi ha parlato dell’esplosione di Tomori, già idolo della piazza: “Si sta imponendo con grande determinazione e talento. È arrivato in un campionato che non conosceva e lo ha affrontato senza paura. Sono qualità da potenziale campione, speriamo mantenga le promesse. Se resterà? Faremo il possibile per riscattarlo, anche se non dipenderà solo dal Milan”.
Su Romagnoli e Donnarumma: “Deve solo rientrare dall’infortunio. Poi tornerà un punto di riferimento: è il capitano ed è riconosciuto da tutti. Gigio porta la fascia a 22 anni, è un privilegio, questo deve saperlo. Conosciamo il valore e le qualità di Gigio, è cresciuto qui, e sappiamo quanto potrebbe essere importante per il Milan anche nei prossimi anni”.
Il ritorno di Ibrahimovic in Nazionale: “Non mi stupisce più. Anzi, una cosa c’è: quelle lacrime davanti alle telecamere, è un ragazzo di cuore. In dirigenza? C’è tempo, spero di vederlo in campo ancora per una stagione”.
Infine sulle ambizioni del club: “Pioli è cresciuto a creare un’armonia speciale. È un gruppo giovane, e in quanto tale vive le partite con entusiasmo: questo a volte può portarti all’errore, fa parte del percorso di crescita. Anche gli sbagli hanno il loro peso, tornano utili in futuro. Milan in Champions? Pensiamo al presente. Quello di cui sono certo è che se ci saranno obiettivi importanti per i quali lottare, la società si muoverà di conseguenza”.