Ibrahimovic emozionato per il ritorno con la maglia della Svezia. Il bomber del Milan subito decisivo con la Georgia. E non manca di definirsi ‘Nuovo Re’.
Il rientro in Nazionale di Zlatan Ibrahimovic è stato positivo. Suo l’assist a Claessen per il gol che ha permesso alla Svezia di sconfiggere al Georgia a Stoccolma nella partita valida per le Qualificazioni al Mondiale di Qatar 2022.
Il centravanti del Milan è partito titolare e ha giocato oltre 80 minuti. Sicuramente importante per lui mettere altra benzina nelle gambe, dopo aver avuto un periodo di problemi fisici. Adesso la prossima partita della selezione svedese sarà domenica 28 marzo contro il Kosovo e vedremo se il commissario tecnico Janne Andersson lo lascerà inizialmente in panchina oppure lo metterà nuovamente dal primo minuto.
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Ibrahimovic ha parlato a La Gazzetta dello Sport dopo Svezia-Georgia e ha raccontato le sensazioni avute: «Ho sentito le farfalle nello stomaco. Non avevo pressione, però ero emozionato ed è stata una bella sensazione».
Uno Zlatan emozionato, nonostante i 39 anni e le tante esperienze già avute. A proposito dell’assist-gol a Claesson si è così espresso: «Era vicino a me, mi aveva appena chiamato dicendomi che era dietro di me. Sapevo dove fosse, ho controllato il pallone col petto e gliel’ho passato indietro, così ha potuto fare gol. Emozionante tornare, ora dobbiamo continuare. Stando insieme e conoscendoci meglio possiamo solo migliorare».
Ibrahimovic sui suoi profili social ufficiali ha anche pubblicato una foto dell’abbraccio con Claesson dopo la rete e ha scritto «Carlo Gustavo XVII», come se fosse l’erede al trono dell’attuale Re svedese Carlo Gustavo XVI. Poi ha aggiunto: «È vero, c’è il vecchio re e c’è il nuovo re».
Non è una novità che lui abbia una grande considerazione di sé stesso e si definisca in un certo modo, come quando dice di essere Dio.
È il suo personaggio, che piace a tanti e che ovviamente non è gradito a diverse altre persone. Una cosa che mette tutti d’accordo è che a 39 anni sia ancora un campione da ammirare per quello che fa sul campo, dove sa essere decisivo. Al Milan ne sanno qualcosa…