Il portoghese André Silva è lontano parente ormai del timido attaccante visto ai tempi del Milan: ora è considerato un crack.
I tifosi del Milan pensando all’attaccante portoghese André Silva non avranno certo troppi ricordi positivi.
Un calciatore di talento, arrivato in maglia rossonero nella frenetica estate 2017, quella del “passiamo alle cose formali” come citazione ad hoc dell’ex dirigente Marco Fassone.
Un investimento da 38 milioni di euro che però non ha portato ai frutti sperati. Qualche guizzo in Europa League contro avversarie di scarso calibro, soltanto due reti in Serie A e tante promesse disattese.
Oggi Silva però è tutt’altro attaccante. Ha acquisito maturità e concretezza, dal leggero ragazzotto portoghese di belle speranze è ormai considerato una prima punta di livello. Tutto grazie alla sua esperienza super positiva in Bundesliga.
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Dall’estate 2019 il Milan ha ceduto André Silva all’Eintracht Francoforte. Un’operazione formalmente separata ma ufficiosamente vicina a quella che ha portato Ante Rebic dai tedeschi in maglia rossonera.
Un doppio trasferimento, prima in prestito poi finalizzato a titolo definitivo nel 2020, che ha fatto felici tutti. Soprattutto l’Eintracht, che ha trovato in Silva una risorsa assoluta.
In più di un anno e mezzo in Germania, il classe ’95 ha realizzato ben 33 reti, circa quattro volte di più di quelle totalizzate nell’esperienza milanista. Inoltre è in lizza per il titolo di capocannoniere della Bundesliga e titolarissimo anche della Nazionale portoghese.
Attaccante completo, fisicamente integro e con un senso del gol ritrovato dopo il flop tra Milan e Siviglia. Ed addirittura i media internazionali parlano dell’ex rossonero come nuovo obiettivo serio del Barcellona.
I catalani andranno alla ricerca di un nuovo numero 9 per la prossima stagione e André Silva è uno dei condidati, come scrive la Bild e pure El Mundo Deportivo. Il calciatore è considerato un profilo ideale, perché nel pieno della maturità e perché tra i migliori attaccanti del momento in Europa.
40 i milioni di euro che l’Eintracht vorrebbe incassare per la cessione del talento lusitano. Tutto un altro giocatore rispetto a quando lasciò con la coda tra le gambe Milanello, consapevole di aver sprecato un’occasione. Ma alla fine l’errore l’ha fatto lui o il Milan a non crederci troppo?