Lunga intervista di Theo Hernandez al quotidiano spagnolo, nella quale racconta stato d’animo, obiettivi e traguardi.
Il terzino rossonero Theo Hernandez ha risposto alle numerose domande del quotidiano spagnolo AS, il quale stamattina ha pubblicato la lunga intervista.
Tanti gli argomenti trattati dal calciatore del Milan, tra obiettivi personali, traguardi di squadra e le sue ‘sliding doors’ nella vita e nella carriera.
Si parte dai primi approcci con il Milan nell’estate 2019: “Mi sorprese Maldini. Ero ad Ibiza, mi chiamò perché voleva conoscermi. Parlammo come due amici, del Milan, di ciò che potevo diventare, delle esperienze passate. Mi ha mostrato fiducia. Lui è una leggenda, mi dà sempre voglia di mettermi in gioco”.
Il Milan è già nel cuore di Theo: “Sto bene qui, mi hanno subito accolto bene e fatto sentire importante. Non ho voglia di andarmene, penso di restare a lungo. Mi sono adattato bene alla Serie A: è più fisica e tattica della Liga. Milano è bellissima, si mangia bene, si fa shopping, mi piace vivere qui”.
I suoi numeri in Italia: “Ho segnato molto, mi piace attaccare. Ma grazie a Pioli sono migliorato molto in fase difensiva. So che molti tifosi mi comprano al fantacalcio, mi rimproverano se non segno. Ma sono un terzino, non posso fare gol ogni domenica”.
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Theo su Ibrahimovic: “Ci mette sull’attenti, ma è sempre utile”
Hernandez non può non parlare di Ibrahimovic e del suo apporto al Milan: “Ci ha dato un plus da quando è arrivato. Ti mette soggezione, è un personaggio forte. Spesso ci mette sull’attenti, ma è utile al morale della squadra. Con lui ho un rapporto buonissimo, a volte mi striglia ma perché vuole da me il massimo. Il suo lato da ‘Dio’ lo rende unico, speciale”.
Su Ibra a Sanremo: “Mi è piaciuto, ma in realtà non ha cantato benissimo… Con lui comunque ci sono anche tanti scherzi e risate in allenamento”.
Theo crede ancora alla rimonta Scudetto: “Manca ancora tanto, ci crediamo perché in campionato può succedere sempre di tutto. L’Inter si è allontanata, ma noi ci proveremo fino alla fine. Il sogno però è giocare la Champions League qui, anche perché il Milan non partecipa da molti anni”.
Il duello con l’ex compagno Hakimi: “Nemici sul campo, ma amici al di fuori. Lo stimo molto, è uno dei migliori e più veloci. Noi via dal Real? Non avevamo spazio, non so il motivo. Di certo per entrambi era meglio cambiare aria”.
I suoi ricordi di Madrid: “Vincere la Champions è stata una grande emozione. Uno che mi ha insegnato tanto è Marcelo, un campione. Tanti di noi sono venuti poi in Italia a cercare spazio e fortuna e stanno facendo bene. Come Brahim Diaz: abbiamo un grande feeling, è un calciatore eccezionale. Mi auguro resti ancora al Milan”.
Theo e la Nazionale francese: solo un sogno?
Sorprendente come il c.t. francese Deschamps non lo consideri per la Nazionale: “Tengo il mio cellulare sempre acceso. Continuerò sempre a dare il massimo per giocare con la Francia, è uno dei miei sogni arrivarci e giocare accanto a mio fratello Lucas”.
Il rapporto con il fratello maggiore: “Siamo molto uniti, anche se a volte lui è un po’ pesante. Abbiamo giocato assieme nelle giovanili dell’Atletico Madrid, ma mi piacerebbe tornare a militare nella stessa squadra in futuro”.
Infine le ambizioni future: “Voglio diventare il migliore al mondo nel mio ruolo. E vincere con il Milan, perché è una squadra che mi ha reso felice”.