Serie A, ancora un nulla di fatto per l’assegnazione dei diritti tv del prossimo triennio del campionato (2021-24). Il possibile scenario a ridosso della scadenza delle offerte
Sembrava tutto fatto per Dazn ma ancora una volta l’Assemblea dei Presidenti di Serie A si è spaccata non consentendo all’emittente OTT di ottenere la maggioranza di voti sull’offerta di 850 milioni l’anno per 7 match in esclusiva per ogni turno di campionato.
Un epilogo decisamente sorprendente. Stando alle indiscrezioni di stampa circolate ieri e in mattinata, il fronte pro Dazn sembrava aver ottenuto altri due voti ovvero quelli di Torino e Cagliari con la Roma a un passo dal consenso finale che avrebbe permesso all’offerta di raggiungere i 14 voti necessari per l’aggiudicazione del bando. L’Assemblea odierna, invece, si è nuovamente spaccata con 11 voti pro Dazn, 8 astenuti e 1 assente. Al momento, in attesa di comunicazioni ufficiali, non si sa quale sia stato il verdetto sull’ammissibilità o meno dell’offerta di Sky con 750 milioni l’anno per l’esclusiva di tutti i match di Serie A sul satellite.
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L’ennesima spaccatura dell’Assemblea è arrivata a pochi giorni dalla scadenza delle offerte presentate dai vari brodcaster prevista per lunedì 29 marzo. A questo punto gli scenari possibili sono due, arrivare al voto prima della scadenza citata quindi entro il weekend oppure, senza l’aggiudicazione, procedere alla riformulazione di un nuovo bando, ipotesi quest’ultima che potrebbe rimettere in gioco anche Sky con una nuova offerta. Al momento, in attesa di comunicazioni ufficiali, pare che una nuova Assemblea potrebbe essere convocata per venerdì 26 marzo.