Milan, a due mesi dal loro approdo in rossonero analizziamo il rendimento degli acquisti di gennaio, Tomori, Meite e Mandzukic
Un giudizio unanime positivo quello sul calciomercato del Milan dello scorso gennaio, Con la squadra ancora al comando della classifica, Maldini e Massara hanno rinforzato l’organico con un acquisto per reparto. Svanito Simakan, ufficializzato dal Lipsia, il Milan ha ripiegato su Tomori per la difesa. A centrocampo Meité è stato scelto come vice Kessie mentre in attacco, a sorpresa, Mandzukic è stato acquistato per affiancare Ibrahimovic.
A oltre due mesi dal loro arrivo in rossonero e con un buon numero di partite disputate tra Serie A, Europa League e Coppa Italia, è già tempo di un primo bilancio. In linea generale, possiamo affermare che l’iniziale entusiasmo su alcuni dei nuovi arrivi è un pò svanito. Troppo altalenante Meité, Mandzukic, di fatto, non si è mai visto mentre Fikayo Tomori ha stupito tutti, guadagnandosi un posto da titolare e la stima indiscussa dei tifosi.
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Fikayo Tomori
Arrivato in sordina, dicevamo. Tutti aspettavano Simakan poi è arrivato l’arcigno difensore che al Chelsea trovava poco spazio. Fin dalle prime battute, l’ex Blues ha subito dimostrato di essere un acquisto azzeccato. Ottimo l’esordio a freddo nel Derby di Coppa Italia al posto dell’infortunato Kjaer con una marcatura arcigna su Sanchez. Altrettanto positivo il debutto da titolare in campionato a Bologna. Corsa, velocità, senso della posizione e pressing asfissiante sugli attaccanti avversari che Tomori ha dimostrato anche contro la Roma, match in cui è stato schierato a furor di popolo al posto di Romagnoli, reduce dal disastro con Lukaku nel Derby, il Manchester in Europa League e la Fiorentina, partita quest’ultima in cui ha annullato Vlahovic reduce dalla tripletta con il Benevento.
Lo score di Tomori al Milan finora: 12 presenze di cui 10 da titolare, 995 minuti giocati, 0 gol e assist, nessuna sanzione disciplinare
Meité
Se il buongiorno si vede dal mattino, come recita l’antico detto, l’avventura di Meité al Milan non è iniziata al meglio anche se non solo per suoi demeriti. Schierato da Pioli da fantasista al posto di Calhanoglu contro l’Atalanta, l’ex Torino ha esordito con uno 0-3 e una prestazione poco incoraggiante. Un rendimento a sprazzi quello del francese, tra i migliori contro Verona e Manchester United nell’andata a Old Trafford, male in altri match con due “errori” che sono costati carissimo ovvero il fallo al limite dal quale è scaturita la punizione vincente di Eriksen nel Derby di Coppa Italia e il mancato rinvio in area nell’azione del gol decisivo di Pogba nel ritorno degli ottavi di Europa League con il Manchester. L’impressione è che Souhailo dovrà migliorare ancora per guardarsi il riscatto e l’acquisto a titolo definitivo la prossima estate.
Lo score di Meité con il Milan finora: 15 presenze totali (9 da titolare), 816 minuti giocati, 1 assist (a Ibra in Coppa Italia), nessuna sanzione disciplinare
Mandzukic
La grande delusione finora del mercato rossonero. Arrivato dopo un anno di inattività, Mario si è messo subito a disposizione ed ha esordito nello 0-3 con l’Atalanta rimediando una contusione. Primo stop e immediato rientro. Due comparsate con Bologna e Crotone, pochi minuti nel finale con lo Spezia e prima presenza da titolare con la Stella Rossa nel 2-2 di Belgrado, nel quale rimedia un infortunio muscolare che lo tiene fuori per oltre un mese. La speranza è di rivederlo in campo alla ripresa del campionato, il sabato di Pasqua contro la Sampdoria. Il croato potrebbe essere fondamentale per il finale della Serie A nel quale ogni match sarà decisivo per la lotta Champions. In caso di qualificazione, ci sarà il rinnovo automatico, un motivo in più per migliorare.
Il rendimento di Mandzukic: 5 presenze (una da titolare), 158 minuti giocati, una ammonizione, 0 gol e assist