Ibrahimovic: “Mi piace il progetto Milan. Nazionale? Nessun ostacolo dal club”

Le parole di Zlatan Ibrahimovic in conferenza stampa, dopo il ritorno nel ritiro della Nazionale svedese dopo 5 anni.

Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic (©Getty Images)

Dopo ben cinque anni Zlatan Ibrahimovic torna a far parte della sua Nazionale, la Svezia.

Il centravanti del Milan aveva inizialmente dato l’addio alla selezione scandinava dopo EURO 2016. Ma di recente ha scelto di tornare a disposizione in vista delle prossime competizioni.

Oggi Ibra è intervenuto in conferenza stampa al fianco del commissario tecnico Janne Andersson, proprio per commentare il suo ritorno come leader dell’attacco gialloblu.


Leggi anche:


Milan, Ibrahimovic ed il feeling con i compagni di squadra

Nella conferenza odierna Ibrahimovic ha parlato anche della scelta di sposarsi al Milan dal gennaio 2020: “Dopo 2 anni a Los Angeles mi sentivo ancora vivo. Il mio agente ha detto che potevo essere decisivo in Europa. Mi sono chiesto chi avesse bisogno di me, ho pensato al Milan e ci siamo accordati”.

Il modo di giocare, nonostante l’età, non cambia: “Ho chiesto a tutti di non parlare della mia età. Ovvio che gioco in maniera un po’ diversa rispetto a 5-10-15 anni fa. Faccio quello che serve alla squadra. Ritiro? Ci avevo pensato dopo l’infortunio al ginocchio, oggi invece no. Sto bene e continuerò finché mi andrà”.

Ibra ha spiegato l’incredibile rapporto con l’ambiente Milan: “Un giorno senza i miei compagni del Milan è come un giorno senza i miei figli. Abbiamo grande feeling. E’ come se loro aspettassero Zlatan in una stanza che dica cosa fare. Mi piace il progetto, non è come 10 anni fa quando arrivavano campioni di livello mondiale, ma sono molto attratto. Il club mi supporta, non ha avuto nulla in contrario al mio ritorno in nazionale”.

Ibra: “Sono il migliore, ma in Nazionale solo un tassello del puzzle”

Queste le parole di Ibrahimovic riguardo alla decisione di tornare: “Ho incontrato tempo fa il c.t. dal vivo, ci siamo chiusi in una stanza e abbiamo parlato di tutto. Insieme abbiamo deciso per il meglio della Nazionale e per il bene dei prossimi impegni”.

La chiamata di Ibra in Nazionale è del tutto meritata: “Voglio chiarire che sono stato convocato non perché mi chiamo Zlatan Ibrahimovic, ma perché ho dimostrato di meritare la chiamata. Ciò che ho fatto in passato con la Svezia non conta nulla, conta solo il presente e come mi sento adesso. So di poter dare ancora molto alla nazionale, voglio essere coinvolto”.

Ibra sarà leader, ma non capitano: “Qui sono solo un pezzo del puzzle. Poi, ovvio, se me lo chiedi ti dico che sono il migliore. Ma sono qui per dare un contributo alla squadra. Se sarò il capitano? Nella mia testa il capitano è Granqvist, ma poi deciderà il mister. A lui ho promesso solo di essere decisivo sotto porta”.

Ibrahimovic ha finora collezionato 116 presenze con la maglia della Svezia, corredate da 62 reti. L’ultima presenza ufficiale in nazionale risale esattamente al 22 giugno 2016 (sconfitta 1-0 con il Belgio). Le ultime marcature invece sono del novembre 2015, una doppietta nel pareggio 2-2 contro la Danimarca.

Gestione cookie