Fiorentina-Milan, Eysseric come Theo Hernandez: “Arbitro vergognoso”

Lo sfogo sui social del centrocampista viola Valentin Eysseric, che reagisce così agli episodi arbitrali di Fiorentina-Milan.

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Valentin Eysseric (© Getty Images)

Domenica scorsa erano stati i calciatori del Milan a protestare in maniera veemente per l’arbitraggio al termine del match perso con il Napoli.

Ieri il gioco delle parti è toccato alla Fiorentina. I viola, sconfitti in casa dai rossoneri per 3-2 in rimonta, non hanno accolto positivamente alcune decisioni dell’arbitro Marco Guida.

In particolare alcuni calciatori della squadra di casa se la sono presa con Guida e con gli assistenti al VAR per la mancata segnalazione di un presunto fallo di Zlatan Ibrahimovic, all’inizio dell’azione che ha poi portato all’1-0 per il Milan.


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Il calciatore della Fiorentina che ha forse preso peggio certe decisioni arbitrali è stato sicuramente il francese Valentin Eysseric.

Il calciatore ex Nizza si è scagliato tramite il suo profilo Instagram nei confronti di Guida e dei suoi assistenti: ha pubblicato oggi una story relativa al presunto fallo di Ibra commentando con un secco “Vergognoso“.

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Foto Instagram

Una dura presa di posizione per quanto riguarda il calciatore della viola, che ricorda molto da vicino lo sfogo, sempre tramite social, di Theo Hernandez dopo Milan-Napoli.

Il terzino rossonero aveva pubblicato un post nei riguardi dell’arbitro Pasqua, con tanto di faccine a dir poco contrariate, come a testimoniare le critiche di casa Milan per la direzione del match di domenica 14 marzo.

In quel caso la Procura Federale ha deciso di aprire un’inchiesta proprio riguardo lo sfogo su Instagram di Theo, per valutare evidentemente la portata della protesta di un tesserato AC Milan.

Molto probabilmente toccherà la stessa sorte ad Eysseric, che al contrario di Hernandez non ha utilizzato mezzi termini o emoji di vario genere, bensì è andato dritto al punto con un commento che non lascia spazio alle interpretazioni.

Questa, a prescindere dalla bontà dell’arbitraggio di ieri, è l’ennesima dimostrazione di come l’utilizzo dei social network da parte dei calciatori professionisti spesso divenga un abuso persino nocivo ai club.

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