Pep Guardiola ha raccontato in conferenza stampa di quanto fu importante per lui avvicinarsi al mondo Milan a inizio carriera.
Oggi è uno degli allenatori più apprezzati e vincenti al mondo. Josep Guardiola, detto Pep, guida il Manchester City e sogna il doppio trionfo in Premier e Champions League.
Il tecnico, ex centrocampista di talento, si è formato nella scuola Barcellona. Ma ha sempre detto di dovere molto anche all’Italia.
Da calciatore ha giocato nel Brescia e nella Roma, venendo a contatto con la realtà della Serie A. E anche da tecnico, pur non avendo mai allenato nel nostro paese (finora), Guardiola ha preso grande ispirazione.
In particolare da un allenatore che oggi sarà suo avversario in FA Cup: Carlo Ancelotti, attualmente manager dell’Everton.
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Ieri in conferenza stampa Guardiola ha parlato di quanto fu importante per lui e per la sua crescita da allenatore la visita a Milanello diversi anni fa.
All’epoca dei fatti Ancelotti guidava la squadra rossonera ed aveva già vinto ben due Champions League. Mentre lo spagnolo era all’inizio della sua straordinaria avventura in panchina.
Questi i ricordi di Pep: “Non ricordo da quanti anni allena Ancelotti, ma so che ha guidato alcuni tra i migliori club europei. Non posso dimenticare che all’inizio della mia carriera fu molto gentile con me, quando andai a trovarlo ed osservarlo a Milanello”.
Una vera e propria ispirazione per i giovani tecnici: “Carlo guidava il Milan. Mi consentì di assistere ad un paio di allenamenti dal vivo. In quei giorni fu molto gentile, parlammo di tutto: della vita, del calcio, niente di speciale ma si dimostrò un signore. Capii tante cose di questo mestiere”.
Domani i due si ritroveranno uno di fronte l’altro in coppa. Guardiola è diventato un allenatore di caratura mondiale, forse con dei dettami tattici molto diversi da quelli preferiti da Ancelotti. Ma la leadership in panchina e la guida interna del gruppo sicuramente ricalcano gli insegnamenti di un vero maestro di vita come Carletto.