Tomori ribadisce la sua soddisfazione nel vestire la maglia del Milan e non si sbilancia sul futuro. Spende elogi per Maldini e Ibrahimovic.
Sicuramente Fikayo Tomori ha rappresentato una grande sorpresa in questa stagione. Arrivato dal Chelsea dopo mesi passati più in panchina che in campo, al Milan si è presto rivelato molto prezioso.
Il difensore anglo-canadese è diventato fondamentale per Stefano Pioli, bisognoso di un centrale veloce e aggressivo come lui nella retroguardia. Il giocatore ha convinto tutti a Milanello. La dirigenza vorrebbe tenerlo, però il diritto di riscatto fissato a 28 milioni di euro rende complicata l’operazione. Trattare uno sconto con i Blues non è semplice.
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Tomori in un’intervista concessa al Times ha parlato della scelta di trasferirsi al Milan nel corso dell’ultima sessione invernale del calciomercato: «Prima di venire qui ho parlato con Paolo Maldini. Ovviamente ero consapevole che il Milan fosse un grande club, ma quando sono andato al museo con le sette Champions League, i Palloni d’oro e le foto dei campioni del passato l’ho capito davvero. Quando vado al campo di allenamento e vedo le immagini di Kakà, Seedorf e Shevchenko mi riempie di orgoglio il fatto di essere qui».
A proposito di Paolo Maldini, il difensore anglo-canadese spiega: «Voglio impressionarlo. È come se da attaccante un giorno ti trovassi di fronte Cristiano Ronaldo o Lionel Messi come direttore sportivo e sentissi da loro certe parole nei tuoi confronti. È pazzesco. Prima di ogni partita parla e ci motiva».
Inevitabile parlare anche di Zlatan Ibrahimovic, un compagno di squadra di grande esperienza e personalità, oltre di grande valore tecnico: «Anche quando non gioca viene nello spogliatoio e ci parla come se stesse iniziando la partita. Le sue motivazioni stimolano anche la squadra. Quando è vicino senti la sua presenza. Non è intimidatorio o scoraggiante. Tutti vogliono aumentare il proprio livello e soddisfare le aspettative».
E Tomori parla anche di futuro, considerando che è di proprietà del Chelsea e il Milan dovrà decidere se esercitare il diritto di riscatto: «Al momento mi piace essere a Milano, giocare e fare questa esperienza. Se rimarrò qui a lungo oppure no, non lo so. Cerco di non pensare così lontano. C’è ancora tanta strada da fare in questa stagione».