Marco Van Basten ha rilasciato una lunga intervista per il sito sportivo spagnolo AS. Importante il focus sullo scudetto del 1990
Marco Van Basten è stato sicuramente uno degli attaccanti più gloriosi del Milan. Un talento puro, di quelli che fanno emozionare ad ogni gol o giocata di classe. Arrivato al Milan nel 1987 dall’Ajax, c’ha messo poco a farsi conoscere, e in rossonero è diventato uno dei calciatori più forti di sempre.
La sua carriera si è conclusa sempre al Milan, nel 1995. Ha vinto tutto con la maglia rossonera addosso: tre coppe dei campioni e quattro scudetti sono soltanto alcuni dei trofei vinti da Van Basten con il Diavolo.
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Eppure gli scudetti potrebbero essere stati cinque, ma come sottolineato dall’olandese in un’intervista rilasciata ad AS, quell’anno i favori arbitrali hanno regalato il titolo al Napoli di Maradona. “Scudetto del 1990? Hanno fatto il possibile per darlo al Napoli. Le nuove regole in quegli anni permettevano di partecipare alla Coppa dei Campioni sia ai vincitori dell’anno prima, sia ai vincitori del campionato. Noi avevamo vinto già la Coppa dei Campioni e fecero quindi di tutto per non farci vincere lo scudetto e mandare altre due squadre italiane nella massima competizione europea.“.
Marco Van Basten parla come un libro aperto, e non si fa problemi a denunciare i favori arbitrali del 1990: “Furono incredibili gli scandali arbitrali contro Milan, Inter e Verona mentre c’erano favori continui nei confronti del Napoli. La partita che gli è stata regalata a Bergamo contro l’Atalanta per l’episodio di Alemao fu qualcosa di assurdo. Il Napoli ha vinto quello scudetto all’interno degli uffici.”.
Van Basten, durante la lunga intervista per AS, ha anche parlato di Arrigo Sacchi, tecnico che lo allenò sino al 1991: “Era ossessionato dalla tattica, nel sonno urlava le tattiche in difesa. Pensava 24 ore su 24 al calcio”.
Durante l’intervista, l’ex attaccante rossonero si è anche focalizzato su diversi talenti del mondo del calcio, da Maradona ad Halaand sino ad arrivare a Zlatan Ibrahimovic: “Ibrahimovic ha già dimostrato ampiamente che la condizione fisica non è incompatibile con la tecnica”.
Van Basten ha poi concluso esprimendo le sensazioni provate quando ha appeso gli scarpini al chiodo: “È stata durissima, ho perso praticamente la mia vita e ciò che amavo di più. Negli ultimi anni della mia carriera ho vissuto con il dolore, la mia vita non era più normale. Non è stata colpa dei difensori, ma dei medici che non sapevano affatto come curarmi.”.