La conferenza di Stefano Pioli e Simon Kjaer, intervenuti nella sala stampa di Milanello in vista del match col Manchester United.
Vigilia della grande sfida tra Milan e Manchester United, gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League.
Dopo un positivo 1-1 nella gara d’andata in trasferta, i rossoneri sono chiamati a confermarsi per superare l’ostacolo inglese e continuare l’avventura europea.
Oggi nella sala stampa di Milanello intervengono Stefano Pioli e il difensore Simon Kjaer, per la consueta conferenza pre-partita che anticipa i temi della sfida di domani alle ore 21:00.
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Le dichiarazioni di Pioli in conferenza stampa
Col mister si parla del cammino in Europa: “Ci hanno aiutato a crescere queste partite, ma non faccio discorsi a prescindere da domani. Sarà una partita importante, ora puntiamo a vincere dopo tanti step superati”.
Le ultime sui recuperati: “Bennacer e Ibra sono disponibili e convocati, sono giocatori importanti. Per gli altri ci prendiamo un altro giorno, domattina sarà decisiva per Calabria, Leao, Rebic e Romagnoli”.
Le pericolosità del Manchester, che va meglio in trasferta: “Le difficoltà saranno tante, per le qualità dei nostri avversari. Sono 11-12 partite che non perdono, sono avversari temibili. Dovremo giocare con personalità e ritmo”.
Ibrahimovic titolare? “Vedremo domani le scelte da fare, il suo rientro è importante. Ma non può avere i 90 minuti”.
Sulla personalità di Ibra nel gruppo: “Sicuramente l’arrivo di Zlatan e Kjaer ci ha migliorato per personalità e spessore. Ci hanno fatto crescere. Zlatan è un campione, non so se è stato bravo a Sanremo, non l’ho visto. Sul campo resta un grande campione”.
La preoccupazione sull’emergenza in attacco: “Più possibilità di scelta ho, meglio è. Vediamo domani, non mi fascio la testa. i ragazzi in emergenza sono comunque all’altezza. Ibra o Cavani? Ibra lo sto allenando, Cavani è un ottimo giocatore, l’ho incontrato spesso. Ma mi tengo stretto Ibra”.
L’espulsione di Rebic ed i nervosismi di Theo e Donnarumma: “Sono situazioni che non possiamo controllare, ma non si devono ripetere. Col Napoli è stato un match complicato e nervoso, sicuramente dobbiamo imparare ed evitare in futuro”.
Come si affronta una partita così? “Quando prepari le partite te le immagini, ma poi devi giocarla. A Manchester loro sono stati aggressivi, noi siamo usciti col possesso e con personalità. Il risultato non ci permette di gestire, dobbiamo giocare il nostro calcio, attaccando bene ed essendo pericolosi”.
Le prove delle italiane nelle coppe europee: “In effett gli ultimi risultati stanno dicendo che abbiamo difficoltà. L’Inter l’anno scorso è arrivata in finale di Europa League, ma sappiamo che in Europa si gioca un calcio con più ritmo e qualità. I terreni di gioco sono perfetti, noi siamo indietro su tutto questo”.
Ad agosto avrebbe firmato per essere a questo punto? “Tutti avremmo firmato. Ma è normale non accontentarsi, abbiamo alzato le aspettative. Quello che abbiamo fatto ci ha fatto crescere, ma a fine dell’anno senza qualcosa in mano saremmo delusi. Avremmo comunque firmato di essere a questo punto”.
Le parole di Kjaer: “Cavani? Lo conosco bene, ma l’atteggiamento del Milan non cambia”
Il danese risponde riguardo alla prova dell’andata: “Dobbiamo sempre migliorare. La partita che abbiamo fatto lì ha dato ottime risposte. Alcune cose sono da migliorare, possiamo sempre cambiare qualcosa”.
Sulla crescita del Milan in caso di passaggio del turno: “Non parliamo più del gruppo come di soli giovani. Siamo cresciuti, pensiamo a noi come un grande gruppo. La strada finora è stata lunga, ci sono state cose belle e altre difficili, ma abbiamo sempre avuto la giusta mentalità. Dobbiamo continuare così, se buttiamo fuori il Manchester è un segnale importante, di crescita. Domani è una finale, anche se non avremmo ancora vinto niente. Uno step importantissimo”.
Sull’importanza di Ibrahimovic: “Fuori e dentro il campo ci dà qualcosa sempre. Le due persone più importanti della squadra sono il mister e Zlatan. E’ difficile per me dire se ci sarà o no domani, ma sicuramente è qualcuno che dà sempre qualcosa in più”.
Il Manchester ha ritrovato alcuni titolari, tra cui Cavani: “Sappiamo che si tratta di una squadra, con o senza certi giocatori. Se giochiamo con personalità e qualità possiamo creare problemi a tutti. Cavani lo conosco, ho giocato a Palermo con lui, la sua carriera parla per lui. Non importa chi scende in campo, la nostra preparazione non cambia, abbiamo rispetto ma anche fiducia dei nostri mezzi”.
Il feeling di Kjaer con il Milan: “Mi hanno chiesto subito di dare una mano, soprattutto ai più giovani. Ho dato l’esempio sul lavoro, ho svolto sempre il mio tutti i giorni. Il gruppo è stato fantastico fin dal primo giorno, c’è fame, voglia di migliorare. Per me è stato tutto facile, anche io ho imparato qualcosa. Continuiamo sempre così, senza mollare, i risultati finora sono stati positivi”.
L’accoppiata con Tomori: “Non lo conoscevo tanto prima, ma la mentalità con cui è arrivato è importante, aveva voglia di far vedere chi era. Ha fatto molto bene, è un difensore veloce, aggressivo. Abbiamo parlato tanto, i difensori centrali devono costruire un rapporto per capire le situazioni ed i movimenti. E’ un giovane con tanta qualità”.
Eriksen ha detto che Kjaer gioca nel club sbagliato: “Non so cosa rispondergli. Non sapevo avesse detto questo su di me, se mi ha detto qualcosa di male scherzava, altrimenti lo ringrazio”.