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Locatelli: “Addio al Milan? Devastante, me lo comunicarono così”

L’ex milanista Manuel Locatelli è tornato a parlare dei suoi trascorsi rossoneri, nonostante siano passati 3 anni dall’addio.

Manuel Locatelli (© Getty Images)

Sono passati quasi tre anni da quando il Milan ha deciso di rinunciare alle qualità in prospettiva di Manuel Locatelli.

Oggi il centrocampista, cresciuto in maglia rossonera, è uno dei perni del Sassuolo e della Nazionale italiana, con nette possibilità di andare a giocare l’Europeo 2021.

Locatelli è stato intervistato dai canali ufficiali del suo club, per parlare tra le altre cose anche della sua esperienza al Milan, terminata nel 2018.


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Questi i ricordi del classe ’98: “Ero all’Atalanta fin da quando avevo 6 anni. Poi arrivò la chiamata del Milan e sbiancai. I miei genitori mi guidarono nella scelta di accettare. Ricordo che Galliani al momento della firma mi diede la sua penna. La conservo ancora”.

Il debutto di Locatelli a Milanello e in campo: “Un altro mondo: al primo allenamento Montolivo mi disse di marcare Kakà. Mi ero chiesto dove fossi finito, ma andò bene, cominciai a ragionare da professionista. Il primo gol al Sassuolo? Una grande emozione, piansi a fine partita e i compagni nello spogliatoio mi picchiarono scherzosamente. Antonelli mi disse: ‘Ora le ragazze penseranno che sei persino bello!’ “.

Infine il suo pensiero sull’addio al Milan: “I dirigenti mi convocarono e parlammo su una panchina di Milanello. Mi dissero che non ero più importante per il progetto. Fu devastante, ma allo stesso tempo utile per il mio futuro. Anche io in fondo sapevo fosse meglio cambiare aria”.

Nell’estate 2018 il Sassuolo ingaggiò Locatelli per circa 13 milioni più bonus. Il talento di Lecco ha collezionato finora 86 presenze e 5 reti in Serie A con gli emiliani, raggiungendo anche la Nazionale maggiore (6 gare finora disputate nell’era Mancini).

Scritto da
Keivan Karimi