L’espulsione per proteste di Rebic e la rivolta ‘social’ di Theo rischiano di portare a delle squalifiche piuttosto pesanti.
Il Milan è uscito dal match di domenica sera contro il Napoli con le ossa rotte. Ma non solo per la sconfitta che allontana il sogno scudetto.
I rossoneri sono stati ridimensionati dalla formazione di Rino Gattuso, e hanno perso l’ennesimo calciatore per infortunio muscolare (Leao).
Ma soprattutto sono i nervi tesissimi a preoccupare. Durante e dopo il match sono accaduti alcuni fatti che testimoniano come in casa Milan non si senta la consueta aura di serenità. Lo dimostrano alcune reazioni a dir poco spropositate.
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L’analisi sui nervi in casa Milan di Tuttosport riguarda in particolar modo due calciatori. Ante Rebic e Theo Hernandez non hanno saputo gestire le proprie reazioni negative durante e dopo il match col Napoli.
Il croato è stato espulso dall’arbitro Fabrizio Pasqua per proteste. Qualche parola di troppo, probabilmente a mo’ di insulto, è costata cara a Rebic che ha terminato anzitempo la sua gara.
Uno scatto d’ira che potrebbe portare ad una squalifica più lunga del previsto. Anche 2-3 giornate di stop, ma tutto dipenderà dal referto scritto dall’arbitro e valutato dal Giudice Sportivo.
Theo Hernandez se possibile ha fatto di peggio. A fine gara ha postato su Instagram l’immagine dell’arbitro Pasqua accompagnato a delle faccine che esprimevano palesemente disgusto per le direzione di gara.
Theo ha poco dopo cancellato la story, ma anche lui rischia qualche sanzione. All’estero Neymar e Dele Alli sono stati squalificati per situazioni simili, tramite social. Ma l’aver immediatamente annullato tale provocazione potrebbe essere inteso come gesto di redenzione visto il nervosismo post-gara.
Senza dimenticare anche la rabbia di Gianluigi Donnarumma. Il portiere del Milan si è scagliato contro la panchina del Napoli a fine partita, rea di aver protestato troppo durante i 90 minuti. Gigio è stato allontanato dall’amico Insigne per evitare ulteriori guai.
Episodi che però sintetizzano come l’aria dalle parti di Milanello è meno positiva del solito. La cura può essere soltanto una: tornare a vincere.