Gennaro Ivan Gattuso tornerà oggi a San Siro, lo stadio che gli ha regalato miriadi di soddisfazioni da calciatore del Milan.
Il suo futuro è un punto di domanda infinito. Ma il suo passato è fatto solo di certezze, gioie e tanta nostalgia.
Oggi Gennaro Gattuso torna nel suo San Siro, lo stadio che lo ha visto diventare un idolo ed un campione quando indossava la maglia del Milan.
Rino, come lo chiamano tutti affettuosamente anche a Milanello, dovrà cercare di mettere da parte i sentimenti e provare a battere i rossoneri, anche per dare nuova linfa al Napoli.
La qualificazione alla prossima Champions League è l’unico modo per Gattuso di tenere saldo il posto in panchina. Ma i risultati altalenanti e le tante incomprensioni con la piazza napoletana lo pongono sulla inevitabile graticola.
Leggi anche:
Oggi la Gazzetta dello Sport riporta alla mente dei lettori la lunga storia di Rino Gattuso con i colori rossoneri.
Da calciatore è stato tutto meravigliosamente in crescendo. Il giovanissimo Gattuso sbarcò a Milanello nel lontano 1999, acquistato dalla Salernitana su consiglio dello scout Buriani.
Gli venne subito affidata la maglia numero 8 e Gattuso non faticò ad affermarsi tra i titolari. Grinta, tenacia, forza muscolare ma anche tanta signorilità. Queste le migliori qualità di Rino sul rettangolo di gioco.
Inutile dire che ha vinto praticamente tutto come centrocampista del Milan: 2 scudetti, 2 Champions League, 2 Supercoppe Italiane, 2 Supercoppe Uefa, una Coppa Italia ed un Mondiale per club.
L’addio del maggio 2012 è ancora negli occhi di tutti i tifosi. Al termine di Milan-Novara Gattuso (insieme ad altre bandiere milaniste come Seedorf o Inzaghi) salutò San Siro per l’ultima volta da calciatore.
La storia d’amore tra Gattuso e il Milan non poteva finire lì. Rino cominciò la carriera da allenatore girovagando tra varie città e paesi esteri, guidando squadre come Sion, Palermo, Ofi Creta e Pisa.
Nel 2017 arrivò la chiamata inaspettata del Milan, prima per guidare la Primavera. Poi ad ottobre la promozione a tecnico della prima squadra al posto dell’esonerato Vincenzo Montella.
Il lavoro di Gattuso sulla panchina rossonera non è stato affatto negativo. Ha guidato il Milan in 56 partite ottenendo in Serie A una media-punti di 1,73. Non è riuscito a riportare il club in Champions League, ma nell’anno e mezzo alla guida ha esaltato alcuni calciatori di talento e blindato la difesa.
Dall’autunno 2019 è invece alla guida del Napoli, avendo preso il posto del suo maestro Carlo Ancelotti. Dopo un avvio positivo prima della pandemia, Gattuso ora rischia di non essere riconfermato. Molto passerà anche dalla sfida amarcord di questa sera.