Giuseppe Sala, sindaco di Milano, aderirà al Partito Verde europeo e questo potrebbe complicare le strategie per il nuovo stadio.
Milan e Inter, seppur stiano vivendo una stagione da grandi avversari nella nostra Serie A, stanno lottando assieme per la creazione di uno nuovo stadio a Milano. Seppur San Siro mantenga il suo fascino e i continui lavori di ammodernamento lo rendono uno stadio elitario in Europa, i due club vorrebbero un impianto di proprietà.
Un progetto ambizioso e in linea con le grandi strategie dei top club europei, tuttavia la nuova arena vedrebbe – stando ai primi progetti presentati – l’abbattimento dello storico stadio di San Siro. Una scelta che non ha mai trovato d’accordo il sindaco della città, Giuseppe Sala, oltre che i tifosi più nostalgici.
Proprio Giuseppe Sala, in queste ore, ha annunciato in una intervisto a La Repubblica di avere aderito al partito Verde Europeo, la frangia ambientalista dell’europarlamento. Un’adesione che potrebbe minare il sogno di un nuovo stadio, visto che la mastodontica costruzione da 60 mila posti porterebbe nell’immediato un grosso impatto per la l’ambiente milanese, già stressato dai lavori per le olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.
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L’adesione di Giuseppe Sala potrebbe ostacolare, dunque i lavori per il progetto di Milan e Inter di avere un nuovo stadio interamente di proprietà? Dagli ambienti interni al partito le sensazioni portano tutte in quella direzione.
Come scritto da Calcio e Finanza, i rappresentati milanesi dei Verdi Europei, Mariolina de Luca Cardilloe Andrea Bonessa, avevano già mosso un documento a tutela dello stadio Giuseppe Meazza. I Verdi, infatti, durante i dialoghi tra i club e il comune hanno mosso un esposto al governo per preservare la Scala del Calcio.
Un impianto dichiarato storico, patrimonio della cultura milanese e internazionale, un vanto dell’architettura contemporanea.
Sala, al momento, non ha mosso dichiarazioni in merito alla costruzione del nuovo impianto meneghino, anche perché dopo i passaggi formali, la situazione in casa Inter, col possibile passaggio di proprietà, ha già dilazionato i tempi di un possibile accordo tra le parti.