Gli episodi da moviola di Manchester United-Milan: ancora dubbi sulla rete annullata a Franck Kessie nel primo tempo.
Ci si lamenta spesso degli arbitri italiani, dei metri di giudizio spesso incoerenti e della mancata comunicazione con la sala VAR.
Ma in Europa la questione non è di certo migliore. Basti guardare la direzione di gara dello sloveno Vincic in Manchester United-Milan di ieri.
I rossoneri possono recriminare su diversi episodi, che avrebbero potuto far girare la gara a loro favore. In particolare nei primi minuti di gioco.
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Ad inizio match proteste del Milan. Non per la rete annullata a Rafael Leao al 5′ minuto, decisamente partito in fuorigioco. Bensì a quella splendida di Franck Kessie, cancellata dal VAR.
L’ivoriano stoppa il pallone e si inventa un gran destro di controbalzo a scendere. Una splendida realizzazione che il sig. Dankert decide di invalidare per fallo di mano, consigliando via auricolare l’arbitro Vincic.
Il problema è che non c’è neanche un replay che confermi il braccio largo di Kessie al momento dello stop. La speranza è che al VAR abbiano avuto immagini migliori, altrimenti sarebbe un abbaglio regolamentare enorme.
Delude lo sloveno Vincic anche nella gestione dei cartellini. Inesistente il giallo estratto a Saelemaekers nel primo tempo per fallo su Telles. Metro di giudizio non seguito nel finale, quando McTominay stende Krunic da tergo e, già ammonito, viene risparmiato dall’arbitro che non se la sente di lasciare lo United in dieci.
Tanti dubbi anche al 59′ minuto in area Manchester. Wan Bissaka salta sulla schiena di Brahim Diaz, anche con un leggero ritardo nell’intervento. Tutto regolare, ma il rigore poteva benissimo starci. Fa bene il VAR a non intervenire (era una scelta solamente dell’arbitro) ma fischiare il penalty non sarebbe stato così scandaloso, anzi.