Massimo Ambrosini – intervistato da La Gazzetta dello Sport – ha parlato dei rinnovi di Hakan Calhanoglu e Gigio Donnarumma. L’ex centrocampista del Milan “farebbe di tutto per il portiere”
Passano i giorni ma le firme di Hakan Calhanoglu e Gigio Donnarumma sui nuovi contatti non arrivano. Al 30 giugno manca ormai davvero poco e le parti stanno continuando a trattare. La volontà di tutti è di continuare il percorso insieme.
L’arrivo a Casa Milan del turco – solo qualche giorno fa – aveva lasciato pensare che l’affare fosse in via di definizione. Effettivamente la fumata bianca per il numero dieci è davvero vicina e l’accordo dovrebbe essere siglato a circa 4,5 milioni di euro, con i bonus.
Parti distanti, invece, per quanto riguarda Donnarumma: in queste ultime ore sta prendendo piede la possibilità di un rinnovo di solo 1/2 anni così da avere più tempo per trattare un altro nuovo accordo. Ad oggi, come vi abbiamo raccontato, la posizione di Raiola non è cambiata e continua a chiedere un biennale a 10 milioni di euro. Il Milan, invece, è fermo a 7,5, con possibile aggiunta di bonus, per cinque anni. La speranza è che alla fine si decida di accontentare il volere di Donnarumma, che ha sempre espresso il desiderio di continuare in rossonero.
Gigio Donnarumma e Hakan Calhanoglu sono due pedine fondamentali per lo scacchiere di Stefano Pioli e immaginare un Milan senza di loro appare complicato. Tra i due, l’insostituibile sembra essere il portiere italiano.
Massimo Ambrosini – intervenuto a ‘La Gazzetta dello Sport’ – ha davvero pochi dubbi in merito: “Il rinnovo di Donnarumma è imprescindibile, è la priorità – afferma l’ex centrocampista rossonero – Gigio ha portato svariati punti al Milan, la sua eventuale sostituzione sarebbe un grosso problema perché in giro ragazzi così non ce ne sono. Calhanogu l’ho sempre difeso anche quando non andava bene, nel mio progetto c’è. Ma per Gigio farei di tutto“.
Kessie fondamentale – ” E’ dominante nella tranquillità, sembra che non faccia fatica. È l’anima alla quale tutti si aggrappano quando non c’è Ibra”.
Il Milan domani affronterà il Manchester United, avversario che porta alla mente di tutti i tifosi alla ‘partita perfetta’, giocata il 2 maggio 2007 a San Siro.
Un partita che ricorda perfettamente, chiaramente, anche Ambrosini: “Perché la partita perfetta? Perché ci eravamo presentati nelle migliori condizioni possibili – afferma l’ex giocatore rossonero – Abbiamo vinto ogni duello, come squadra non c’è stata partita e quando a livello tecnico indovini un paio di scelte che indirizzano la partita, tutto va in discesa. E poi, il pubblico. Ragazzi, giocare a San Siro in quelle condizioni non è facile. Per gli altri…”
Impossibile non fare un accenno a Kaka, protagonista di quella serata: “Era al top – conclude Ambrosini – Aveva la percezione della sua forza, una condizione tecnica straripante e una squadra che lo sorreggeva. Unisci tutto ciò e viene fuori il Pallone d’oro”.