I precedenti europei tra Milan e Manchester United nel nuovo millennio iniziano dagli ottavi di finale di Champions League dell’edizione 2004-05. Riviviamo quel doppio confronto favorevole ai rossoneri
Lo hanno scritto in molti all’indomani del sorteggio degli ottavi di Europa League che ha accoppiato Milan e Manchester United. Quella tra rossoneri e Red Devils è una sfida da Champions League e lo dimostrano, ampiamente, i precedenti tra le due squadre in passato e nel nuovo millennio con ben tre confronti nella fase a eliminazione diretta della massima competizione europea per club.
Il primo si è disputato nell’inverno del 2005. Erano gli ottavi di finale di quell’edizione di Champions. Il Milan di Ancelotti ci arriva da primo in classifica nel girone con Barcellona, Shakhtar e Celtic. Il Manchester di Ferguson, invece, si piazza al secondo posto del gruppo con il Lione di Juninho Pernambucano, il Fenerbahce e lo Sparta Praga. Il sorteggio degli ottavi è sfavorevole ai rossoneri che, con lo United, trovano l’avversaria peggiore del novero delle seconde.
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L’andata a Old Trafford
Il Milan si presenta a Manchester senza Shevchenko. Al suo posto Ancelotti schiera Hernan Crespo, in ripresa dopo una prima parte di stagione in ombra. Il resto della formazione è da leggenda con Dida, Cafu, Nesta, Maldini, Kaladze, Pirlo, Gattuso, Seedorf, Rui Costa e Kakà, un undici da brivido, privo anche di Stam. Lo United schiera un giovanissimo Cristiano Ronaldo, alla sua prima stagione a Manchester, con Rooney. Ferguson non rinuncia ai suoi senatori con Giggs, Scholes, Keane, Neville e Ferdinand.
L’atmosfera a Old Trafford è da brivido. Clima gelido e qualche fiocco di neve. Si gioca a un’intensità pazzesca con occasione da una parte e dall’altra. Seedorf colpisce la traversa su punizione poi Fortune fa tremare i rossoneri con un pallonetto su Dida in uscita che lambisce il palo. Nella ripresa, il Milan imbriglia lo United e colpisce sul punto debole dei Red Devils ovvero il portiere nord irlandese Carroll, sostituto dell’infortunato Howard. Seedorf è una spina nel fianco per la difesa dello United. Al 78′ la solita serpentina dell’olandese si conclude con un tiro centrale. Papera attesa di Howard, pallone vagante e zampata di Crespo in gol. Esulta Hernan che, finalmente, fa gioire i tifosi del Milan. Il fischio finale dell’arbitro Gonzalez certifica la meritata vittoria dei rossoneri che espugnano Old Trafford, non certo un’impresa da tutti in quegli anni.
A San Siro decide ancora Crespo
Lo 0-1 dell’andata non è certo un’ipoteca per la qualificazione del Milan. Ancelotti è ancora senza Sheva ma recupera l’ex Stam e lo schiera al posto di Kaladze. Ferguson, obbligato alla rimonta, ritrova Van Nistelrooy e il portiere Howard.Altra sfida molto tesa in un San Siro gremito all’inverosimile, una scena tipica delle grandi serate europee. Lo United deve vincere con due reti di scarto ma basta un gol per riaprire la contesa e il passaggio ai quarti di finale.
Al 61′, Cafù crossa in area, uno spiovente che imbecca Crespo di testa. Dall’incornata dell’argentina scaturisce una parabola pazzesca, un pallonetto assurdo che termina la sua “strana” traiettoria all’angolino, trascinando in rete anche il portiere. Un gol clamoroso, bellissimo che rende vani gli assalti finale dello United. Il Milan passa ai quarti. Inter e PSV saranno i due avversari eliminati prima dell’indimenticabile finale con il Liverpool a Istanbul.
A fine stagione, Crespo tornerà al Chelsea poi, di nuovo, all’Inter. Quei gol allo United e la doppietta di Istanbul hanno lasciato, comunque, un grande ricordo nei tifosi rossoneri.