Intervista al conduttore del Festival che elogia le qualità di Ibrahimovic come intrattenitore e parla del proseguo del campionato.
Il Festival più pazzo e incredibile degli ultimi anni si è concluso sabato sera, con il trionfo dei bravissimi Maneskin con il miglior brano.
Ma questo Sanremo andrà ricordato per due fattori in particolare: l’assenza del pubblico a causa della pandemia e la partecipazione di un calciatore professionista come ospite fisso sul palco.
Zlatan Ibrahimovic ha fatto la sua buona figura, rivelandosi ottima spalla di Amadeus, conduttore e direttore artistico del Festival 2021.
Proprio Amadeus ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, per parlare proprio della scelta di portare Ibra con sé sul palco.
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Il noto presentatore ha spiegato i motivi della presenza di Ibrahimovic a Sanremo: “Intuivo le sue capacità, ma non me lo aspettavo così forte, ha sorpreso anche me – racconta Amadeus –. Averlo con noi era una scelta che sembrava una follia, ma lui ha colto subito la sfida, è stato intelligente, fantastico e soprattutto ha fatto squadra”.
Amadeus ha poi raccontato del chiacchieratissimo arrivo in moto di Ibra: “Era già saltata Naomi Campbell, Simona Ventura è stata costretta a rinunciare, mi sono detto “succedono tutte a me?”. Ma non avevo calcolato chi è Ibra: un supereroe. Quando è arrivato sul palco ho pensato “lassù qualcuno ci ama”. Ringrazio il motociclista che lo ha accompagnato, è stato fondamentale, ringrazio il Milan e i tifosi, in tanti erano a Sanremo”.
Alcuni retroscena: “Dietro le quinte è sempre stato carino, si informava, mi chiedeva “come va?, stai bene?, come sono andato?”: ha un modo carismatico di fare gruppo, ho conosciuto un grande uomo. Ibra può fare l’attore vero, ha la faccia che buca il video, i tempi giusti, è stato una rivelazione per tutti. Mi ha invitato a pranzo a Milanello, quando si potrà”.
Se Ibra fosse una canzone? “La ballata balcanica che ha scelto per la discesa delle scale: Jutro Je, che significa “è mattino”, di Nada Topcagic: accennava il passo, si divertiva, gli arrivava l’energia della sua storia”.
Infine un parere sul proseguo del campionato: “Io ho sempre sostenuto che il Milan è una squadra molto forte, compatta, che non molla mai: l’Inter dovrà rimanere molto concentrata per puntare allo scudetto”.