Le ultime sull’indiscrezione fuoriuscita ieri, con le quote del Milan nel mirino del magnate moldavo Alexandr Jucov.
Ieri è spuntata improvvisamente la notizia di un interesse ufficiale della World Lab Technologies Inc. nei confronti delle quote Milan.
Il fondo di investimento che si occupa a livello internazionale di tecnologia ed energie rinnovabili ha pubblicato sul proprio portfolio un comunicato, che esprimeva la volontà di acquisire l’A.C. Milan entrando così nel calcio italiano.
Subito enorme la curiosità di tifosi e addetti ai lavori. Ma secondo le informazioni raccolte dal Corriere dello Sport quest’oggi, pare che non ci sia ancora nulla di concreto o realistico.
Infatti la famiglia Singer, che con il fondo Elliott Management detiene la proprietà del Milan dal 2018, appare piuttosto scettica dopo il comunicato di ieri della WLT.
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WLT è una società guidata dall’imprenditore moldavo Alexandr Jucov e, come detto, si occupa principalmente di investimenti nel settore tecnologico ed energetico.
Ma da tempo Jucov pare voglia addentrarsi nel mondo dello sport. E l’ultima idea sarebbe quella di muoversi verso l’Italia, provando a strappare il sì di Elliott e trattare per le quote del Milan.
Un’ipotesi che sarebbe anche ben accetta dal fondo anglo-statunitense. Ma filtra poco ottimismo e parecchio scetticismo dopo il comunicato dei legali di WLT.
Elliott non considera concreta la manifestazione di interesse, dunque al momento non si è espressa, restando in silenzio senza filtrare alcuna reazione a tale comunicato.
Inoltre Jucov, sul suo blog personale, si pavoneggia di aver tentato l’acquisizione delle quote anche di altri club sportivi, come gli Washington Wizards (basket) o gli Washington F.C. (Football americano), senza però esservi riuscito.
Annunciare di volere il Milan è un proposito molto distante al volerlo/poterlo acquisire concretamente. Ma non è da escludere che WLT possa muoversi nelle prossime settimane e mettersi in contatto direttamente con Elliott.
Il piano del fondo guidato da Paul e Gordon Singer è chiaro: manterranno la gestione del Milan per migliorarne conti e visibilità internazionale, valutando però eventuali offerte di proprietà internazionali.